La Polizia di Stato di Latina ha eseguito giovedì mattina cinque misure cautelari per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Roma, sono scaturite da una denuncia presentata da un cittadino latinense nel 2023.
L’origine delle indagini
Le indagini hanno preso avvio da una segnalazione in cui il denunciante affermava di aver subito pressioni per cedere un appartamento aggiudicatosi all’asta. L’immobile, precedentemente abitato da una coppia legata a clan camorristici di Napoli, è diventato oggetto di atti intimidatori a partire dal luglio dell’anno precedente.
La dinamica dell’estorsione
Durante vari incontri, con la mediazione di un membro di una famiglia di etnia rom di Latina, alla vittima è stato suggerito di vendere l’abitazione a un prezzo sottostimato ai precedenti proprietari. Questi ultimi, presentati come individui non raccomandabili di Napoli, avrebbero richiesto 12.000 euro per evitare ritorsioni, dopo aver dichiarato di non essere più interessati al recupero dell’immobile.
Le misure cautelari
Le polizie hanno eseguito quattro provvedimenti di custodia in carcere e uno di divieto di dimora, coinvolgendo diverse località tra Latina, Roma e Napoli. Contestualmente, sono stati effettuati decreti di perquisizione nei confronti degli indagati e presso gli uffici di una società riconducibile a due di loro. A questo punto, appare evidente il quadro indiziario rilevante emerso dalle attività investigative.