Il cardinale aguiar ha svolto un ruolo centrale nella vita religiosa della diocesi di Porto per oltre quindici anni. Tra il 2001 e il 2015 ha assunto molteplici incarichi, che hanno coinvolto responsabilità pastorali, amministrative e comunicative, mettendo la propria esperienza al servizio della comunità . Questo percorso segna un periodo di continuità e impegno nella guida spirituale della città .
Ruoli pastorali e responsabilità nella parrochia di S. Pedro de azevedo
Aguiar è stato parroco di S. Pedro de Azevedo, una delle comunità più attive e storiche della diocesi di Porto. Qui ha seguito direttamente la vita pastorale, lavorando a stretto contatto con i fedeli, curando le celebrazioni liturgiche e promuovendo iniziative rivolte alle famiglie e ai giovani. La gestione della parrocchia ha richiesto una presenza costante e una capacità organizzativa per coordinare le attività ordinarie e gli eventi straordinari.
Accanto a queste mansioni, il cardinale ha assunto un ruolo di ascolto e guida morale per chi si è rivolto alla parrocchia, fortificando così il legame tra la chiesa e i cittadini. Il suo operato in questa zona testimonia un impegno diretto nelle difficoltà e nelle esigenze di una comunità urbana complessa come quella di Porto.
Funzioni amministrative e gestione della comunicazione nella curia diocesana
Nel corso degli anni, aguiar ha ricoperto la carica di notaio della Curia Diocesana, incarico che lo ha portato a gestire documenti ufficiali e atti amministrativi fondamentali. La funzione di notaio richiede precisione e conoscenza del diritto canonico, elementi indispensabili per assicurare la regolarità delle procedure e mantenere l’ordine burocratico interno alla diocesi.
Oltre a questo, ha diretto l’Ufficio Informazione e Comunicazione, occupandosi di veicolare le notizie e gli aggiornamenti provenienti dalla diocesi. Questo ruolo ha messo il cardinale al centro della relazione con i media, con le parrocchie e con i fedeli, facilitando il flusso di informazioni su eventi religiosi, pubblicazioni e iniziative sociali. Il suo lavoro ha contribuito a mantenere un dialogo costante tra la chiesa e il territorio, attraverso strumenti di comunicazione che raggiungono un pubblico ampio e diversificato.
Posizioni di vertice: vicario generale, cappellano maggiore e vice rettore
Aguiar ha assunto anche incarichi di vertice nelle istituzioni ecclesiastiche di Porto. È stato vicario generale della diocesi, figura chiave che assiste il vescovo nella guida pastorale e amministrativa, con competenze estese su tutto il territorio diocesano. In questo ruolo ha avuto il compito di coordinare i parroci, sovrintendere alle attività e intervenire nelle questioni più delicate riguardanti la vita della chiesa locale.
Parallelamente, è stato cappellano maggiore della Misericordia di Porto, ente storico impegnato nel soccorso e nell’assistenza. Qui ha garantito la presenza spirituale per operatori e assistiti, celebrando riti e confermando il valore religioso nelle azioni benefiche.
Incarichi come vice rettore del santuario di Santa Rita
In qualità di vice rettore del Santuario Diocesano di Santa Rita, ha gestito le attività religiose legate a questo importante luogo di culto, seguendo il culto, l’accoglienza dei pellegrini e la promozione del santuario, che attira fedeli da tutta la regione.
Il ruolo di parroco in solidum della cattedrale di porto
Nel 2014, aguiar ha assunto la guida della Cattedrale di Porto come parroco in solidum. Questo tipo di incarico implica una responsabilità condivisa nella gestione della principale chiesa cittadina, simbolo della diocesi e punto di riferimento per i cittadini.
Alla cattedrale aguiar ha consolidato la presenza pastorale, organizzando eventi liturgici di grande rilievo e impegnandosi nel mantenere l’importanza del luogo come centro spirituale e culturale. La sua nomina ha confermato la fiducia da parte degli organi ecclesiastici nell’esperienza maturata, ponendolo al centro della vita religiosa di Porto.
Durante quel periodo, ha collaborato attivamente con altri sacerdoti e con il vescovo per garantire una gestione armonica delle attività , affrontando le sfide di una chiesa in una grande città senza perdere il contatto con la dimensione comunitaria.