Nel 2025 Matera si prepara a scegliere il nuovo sindaco tra cinque candidati che rappresentano una città divisa politicamente. Le elezioni comunali si svolgeranno il 25 e 26 maggio, con un possibile ballottaggio previsto per l’8 e 9 giugno. Lo scenario vede da una parte un centrodestra unito e determinato a confermare il proprio consenso, dall’altra un centrosinistra frammentato, mentre si affacciano anche candidati civici con proposte e programmi distinti.
La composizione dei candidati in corsa a matera
Alle elezioni comunali di Matera partecipano cinque candidati sindaco che si distinguono per origini e sostegni politici differenti. Luca Prisco è un imprenditore attivo nel settore turistico, sostenuto dalla lista civica Democrazia materana. Prisco cerca di ribaltare i pronostici che non lo vedono tra i favoriti, puntando sull’esperienza locale e su un profilo più autonomo rispetto ai partiti tradizionali.
Antonio Nicoletti è il candidato indicato dalla coalizione di centrodestra, sostenuta soprattutto da Fratelli d’Italia. Nicoletti ha un passato importante nella promozione turistica della Basilicata, avendo diretto per anni l’Apt e la Fondazione Matera-Basilicata 2019, la struttura che coordinò gli eventi dell’anno in cui la città fu Capitale europea della Cultura. Il centrodestra ha governato la regione dal 2019, con Vito Bardi come presidente, e cerca ora di consolidare la sua presenza anche nel capoluogo.
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Il centrosinistra, invece, si presenta diviso in tre candidati distinti. Roberto Cifarelli, consigliere regionale eletto con il Pd, ha vinto le primarie aperte a Matera e si presenta con il sostegno di nove liste civiche e riformiste. Nel 2025 il Pd ha scelto di non presentare un simbolo ufficiale alle Comunali materane, ripetendo una scelta già attuata a Potenza. Vincenzo Santochirico, avvocato e politico con precedente esperienza come assessore e presidente del Consiglio regionale, si è ritirato dalle primarie ma poi si è ricandidato con la lista Progetto Comune. Domenico Bennardi rappresenta il Movimento 5 Stelle; è sindaco uscente dal 2020, ma è stato sfiduciato nel 2024 con le dimissioni della maggioranza del consiglio comunale. Ora cerca un riscatto e una conferma da parte degli elettori.
Il contesto politico e le alleanze in vista del voto
Il voto a Matera arriva in un momento di contrasti tra gli schieramenti. La coalizione di centrodestra punta a mantenere la leadership locale, ma senza la collaborazione di Italia Viva e Azione, partiti che invece sosterranno candidati di centrosinistra su posizioni più autonome rispetto al Pd. Questo ha inciso sulla divisione del campo progressista che appare frammentato in tre candidati, riducendo così la possibilità di un consenso unito.
Antonio Nicoletti, pur rappresentando il centrodestra unito, dovrà affrontare una competizione più agguerrita a causa della presenza di molte liste e della concorrenza di altri candidati civici come Prisco, che si fa spazio grazie ai suoi legami con il mondo imprenditoriale e turistico locale. Nicola Prisco cerca di capitalizzare sull’esperienza imprenditoriale e la conoscenza del territorio, proponendosi come alternativa a chi rappresenta i partiti tradizionali.
Dall’altra parte il centrosinistra non ha mostrato compattezza. La mancata partecipazione del Pd con un simbolo ufficiale indica un tentativo di presentare un volto rinnovato o di evitare divisioni interne evidenti, ma lascia aperto il rischio che i voti si disperdano tra Cifarelli, Santochirico e Bennardi. Santichirico, anche se sembrava fuori gara dopo il ritiro, ha deciso di riproporsi, determinando una ulteriore spaccatura tra gli elettori progressisti.
Le prospettive di voto e l’affluenza nelle elezioni di matera
Il numero di candidati al consiglio comunale a Matera supera i 500, un dato più alto rispetto alle precedenti consultazioni locali. Questo elemento potrebbe avere un effetto sulla partecipazione al voto, stimolando una maggiore affluenza alle urne. Un’affluenza più alta potrebbe influenzare l’esito delle elezioni, rendendo più difficile per i due favoriti, Nicoletti e Cifarelli, ottenere la maggioranza al primo turno.
Il voto del 2025 si annuncia combattuto e potenzialmente incerto. Il confronto tra i principali candidati dovrebbe arrivare al ballottaggio del 9 giugno. Il peso dei votanti indipendenti e di coloro che si orienteranno verso liste civiche e più di nicchia potrebbe essere decisivo in questo contesto. Prisco e Santochirico possono incamerare una fetta degli elettori del centrosinistra e del mondo civico, mentre Bennardi punta a recuperare la fiducia dopo il caos politico degli ultimi mesi.
Le sfide per il futuro del comune di matera
La sfida si sviluppa tra la voglia di stabilità del centrodestra e il tentativo di rinnovamento portato dai candidati strettamente legati al territorio, tra cui spicca l’imprenditore Prisco e le varie liste che cercano di offrire nuove proposte per la città. Nei prossimi giorni sarà importante osservare i segnali che arrivano dai comizi e dai confronti pubblici, per capire come si muovono gli elettori materani verso il voto di maggio.