cinecittà approva il bilancio 2024 e nomina antonio saccone presidente: focus sul piano industriale 2025-2029

cinecittà approva il bilancio 2024 e nomina antonio saccone presidente: focus sul piano industriale 2025-2029

L’assemblea di Cinecittà spa approva il bilancio 2024 con perdita ridotta e patrimonio netto positivo; Antonio Saccone nominato presidente, piano industriale 2025-2029 punta a crescita e investimenti, supportati dal Ministero della Cultura e PNRR.
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Cinecittà Spa approva il bilancio 2024 con una perdita ridotta e un patrimonio netto positivo, punta alla ripresa con un piano industriale 2025-2029 basato su crescita controllata, investimenti infrastrutturali e supporto del Ministero della Cultura. - Gaeta.it

L’assemblea dei soci di cinecittà spa ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2024, segnando un passo importante per la società. La nomina di antonio saccone come nuovo presidente arriva dopo una serie di interventi mirati al contenimento dei costi e alla revisione della strategia aziendale. Il piano industriale 2025-2029 presentato offre una visione concreta per la ripresa e lo sviluppo futuro, basata su una crescita controllata e il rafforzamento della capacità produttiva.

Il bilancio 2024: una perdita ridotta e un patrimonio netto positivo

Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2024 mostra una perdita complessiva di 11,6 milioni di euro. Questa somma, tuttavia, rappresenta un miglioramento superiore a 2 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali. Risulta significativo che il patrimonio netto sia ancora positivo, attestandosi a 4,2 milioni di euro. Questi dati confermano una tenuta economica resistente nonostante le difficoltà affrontate durante l’anno.

Interventi per il contenimento dei costi

Il risultato economico dell’esercizio riflette la complessità del contesto operativo. L’aumento della redditività e la riduzione delle perdite sono stati possibili grazie alla riduzione dei costi sostenuti, pari a circa 5 milioni di euro in soli sei mesi. Questo intervento ha inciso sul contenimento dell’erosione del patrimonio e ha permesso di mantenere uno stato patrimoniale positivo. La società ha così evitato scenari peggiori, rafforzando la propria posizione finanziaria e sociale nel mercato cinematografico.

Le cifre confermano che nel 2024 si è lavorato per migliorare le fondamenta economiche in vista di una ripresa più stabile. Il risultato è stato raggiunto anche grazie alla collaborazione tra il management, il consiglio di amministrazione e i revisori esterni, che hanno validato le scelte operate. È evidente che l’anno passato resta gravato da pesanti eredità di bilanci precedenti, ma la spinta verso un equilibrio più concreto è stata evidente.

le sfide del 2024 secondo l’ad manuela cacciamani: fra passivo e vuoto di commesse

Manuela cacciamani, amministratore delegato da luglio 2024, ha descritto la condizione in cui ha trovato la società al suo insediamento. Dietro la facciata di una situazione sana, si nascondevano rettifiche negative per oltre 8 milioni riferite al 2023 e perdite per 13,6 milioni già al mese di luglio 2024. La somma totale superiore ai 21 milioni di passività affectta seriamente la liquidità, con una cassa negativa e il patrimonio netto minato.

Crisi e contratti

La crisi finanziaria si è accompagnata a una quasi totale mancanza di nuovi contratti importanti. L’unico accordo rilevante era quello con fremantle, ma con una marginalità negativa. In pratica, si trattava di un contratto che generava volume di fatturato ma consumava risorse senza profitti. Questa situazione ha richiesto un lavoro molto intenso per fermare il declino e avviare un percorso di risanamento.

Il consiglio di amministrazione si è mostrato compatto di fronte alle difficoltà, sostenuto dal ministero della cultura, che ha continuato a garantire supporto istituzionale. Di fatto, il 2024 si è sviluppato sotto la pressione di correggere passivi ingenti e progettare un futuro più sostenibile, convogliando energie sulle priorità operative e finanziarie.

Il piano industriale 2025-2029 e gli investimenti previsti

La nuova governance ha presentato un piano industriale che guarda al prossimo quinquennio con obiettivi specifici e misurabili. Il progetto punta a raddoppiare i ricavi, passando dai 26,7 milioni del 2024 a 51,9 milioni entro il 2029. Questo incremento si baserà soprattutto sul recupero della marginalità e sulla selezione di commesse più redditizie.

Crescita e capacità produttiva

L’ebitda previsto nel piano supera i 6 milioni di euro, con un margine operativo del 7,5%. Un elemento centrale sarà la crescita della capacità produttiva. Sono previste cinque nuove strutture di posa e la ristrutturazione di altre quattro entro il 2026. Questi investimenti mirano a migliorare l’offerta tecnica e la competitività internazionale di cinecittà.

Il piano stima inoltre una crescita del patrimonio netto, che dovrebbe salire a 25,2 milioni di euro entro il 2029. Il rafforzamento del capitale sociale e le innovazioni strutturali introdotte sostengono la prospettiva di un rilancio concreto e duraturo. Dedicare attenzione alla qualità dei servizi offerti diventa fondamentale per attrarre nuove produzioni e consolidare il ruolo di cinecittà nel mercato nazionale e globale.

Il ruolo del ministero della cultura e l’impegno verso il pnrr

Il sostegno del ministero della cultura è stato indicato come un elemento chiave per superare la fase critica. Il governo si è mantenuto presente, senza mai togliere il supporto necessario per garantire continuità e credibilità alla società. Il ministero ha accompagnato l’azienda nel rispetto degli impegni presi nell’ambito del pnrr.

Piano nazionale di ripresa e resilienza

Il piano nazionale di ripresa e resilienza continua a influenzare le strategie di cinecittà, soprattutto nella direzione dello sviluppo infrastrutturale. Il rispetto di ogni singolo impegno assunto nel contesto del pnrr conferma la volontà di integrare la società nei progetti di rilancio culturale ed economico nazionale. Il sodalizio tra istituzioni pubbliche e management di cinecittà rappresenta dunque la base su cui costruire la nuova fase.

La ripresa annunciata punta anche a rendere cinecittà protagonista sul palcoscenico internazionale, sfruttando la storia, le competenze e le risorse riqualificate. Il rilancio dell’immagine e della capacità produttiva sono elementi centrali per tornare competitivi in un mercato globale sempre più selettivo e variegato.

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