Nel corso dell’ultimo anno, il CESVI ha implementato ben 127 progetti distribuiti su 27 paesi, raggiungendo circa 1 milione e 700 mila persone. Questo dato emerge dal recente bilancio sociale della fondazione, istituita a Bergamo nel 1985 da un gruppo di amici con l’obiettivo di dare vita a un’organizzazione di cooperazione a carattere internazionale. Attraverso la collaborazione con 139 partner locali, CESVI si è affermato come un protagonista significativo nel panorama umanitario mondiale.
Il libro per celebrare i quarant’anni di attività
Per commemorare il quarantennale, è stato pubblicato un libro intitolato “40 – i nostri anni di solidarietà”, scritto da Maurizio Carrara, presidente onorario della fondazione e cofondatore. Il volume, edito da Guerini, narra le molteplici esperienze vissute dall’organizzazione nel corso degli anni. Tra le emergenze affrontate figurano la carestia in Nord Corea, la ricostruzione post-tsunami, l’AIDS in Zimbabwe, la crisi alimentare nel Corno d’Africa, le alluvioni in Pakistan, il terremoto in Turchia e i conflitti in Ucraina e Gaza. Anche la pandemia di Covid-19, che ha colpito duramente la città natale della fondazione, è stata parte del vasto impegno di CESVI. La missione centrale di CESVI si basa sull’idea di non limitarsi a fornire aiuti temporanei, ma di lavorare per promuovere l’autonomia e l’indipendenza delle comunità colpite.
L’approccio basato sulla comunità e l’impatto delle esperienze passate
La filosofia di lavoro del CESVI è sempre stata quella di collaborare direttamente con le comunità locali. Carrara ha sottolineato come l’ente impieghi attualmente quasi 1.000 persone, tra personale europeo e locale, creando opportunità di lavoro nelle aree in cui interviene. Ogni esperienza precedente ha contribuito a rafforzare la capacità dell’organizzazione di reagire rapidamente e in modo efficace a crisi di varia natura, siano esse legate a calamità naturali o conflitti. Lorena d’Ayala Valva, vicedirettrice generale, ha fornito un esempio concreto: l’expertise accumulata nel contrasto alla malnutrizione infantile nel Corno d’Africa è stata fondamentale per l’intervento a Gaza.
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Testimonianze e attori del cambiamento
Diverse personalità del mondo dello spettacolo, come Cristina Parodi, Alessio Boni, il Trio Medusa e Lella Costa, hanno dato voce all’esperienza del CESVI, fungendo da testimonial per la causa. Costa ha espresso il suo orgoglio nel rappresentare l’organizzazione, affermando che essere un’ambasciatrice di CESVI significa credere nella speranza, anche nei luoghi più dimenticati del mondo. Questa rete di sostenitori contribuisce a dare visibilità alle molteplici iniziative portate avanti dall’organizzazione.
Un futuro di impegno e sfide
L’anniversario rappresenta un’importante tappa nel percorso del CESVI, ma è anche un momento di riflessione sulle sfide che ci attendono. La presidente Gloria Zavatta ha ribadito l’impegno a non fermarsi e a continuare a lavorare per garantire aiuto alle popolazioni in difficoltà. Il CESVI, un’organizzazione che ha già affrontato numerose emergenze, si prepara a rispondere alle necessità future, rimanendo ancorato ai valori di solidarietà e sostegno che hanno contraddistinto i suoi quarant’anni di attività.