Celebrazioni per l'80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz: riflessioni e messaggi da Roma

Celebrazioni per l’80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz: riflessioni e messaggi da Roma

Il 27 gennaio 2025, in occasione dell’80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz, Giorgia Meloni sottolinea l’importanza di ricordare le vittime della Shoah e combattere l’antisemitismo persistente.
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Celebrazioni per l'80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz: riflessioni e messaggi da Roma - Gaeta.it

Il 27 gennaio 2025 segna ottant’anni dalla liberazione di Auschwitz, un evento che ha svelato al mondo l’orrendo della Shoah. Oggi, in un contesto di commemorazione, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza di ricordare le vittime e combattere l’antisemitismo, una problematica che, secondo quanto affermato, non è stata mai completamente debellata.

La cerimonia all’80esimo anniversario

A Auschwitz, vari leader mondiali si sono radunati per ricordare questa data cruciale nella storia. Tra i partecipanti ci sono il re Carlo del Regno Unito, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, mentre per l’Italia è presente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Meloni ha aperto la cerimonia, richiamando l’attenzione sulla ferocia di un piano che ha strappato la vita a milioni di persone solo a causa della loro appartenenza religiosa. Con toni profondamente emotivi, ha descritto la Shoah come un abominio senza precedenti, caratterizzato da una premeditata brutalità.

Meloni ha sottolineato il ruolo del regime fascista italiano nella persecuzione degli ebrei, evidenziando la complicità che esisteva all’epoca e come tante vite furono spezzate a causa delle leggi razziali. La premier ha poi fatto riferimento ai Giusti, quegli individui che, pur mettendo a rischio le proprie vite, hanno scelto di opporsi all’ingiustizia e di aiutare coloro che erano stati presi di mira, rendendo omaggio al loro coraggio.

La persistenza dell’antisemitismo

Un passaggio chiave nel discorso di Meloni riguarda la continua esistenza dell’antisemitismo. Nonostante la liberazione dei campi di sterminio, ha osservato che questo fenomeno è sopravvissuto e ha assunto nuove forme. La presidente del Consiglio ha evidenziato la necessità di combattere l’antisemitismo in tutte le sue manifestazioni, siano esse di stampo tradizionale o più moderne e sofisticate.

In questo contesto, ha annunciato l’implementazione di una nuova Strategia nazionale contro l’antisemitismo, un programma che stabilisce obiettivi chiari e delinea azioni concrete per affrontare questa piaga. Meloni ha definito l’antisemitismo come un fenomeno che non ha posto nella nostra società, sottolineando l’importanza di una risposta ferma e sensibile da parte del governo italiano.

La memoria come fondamento della società

Nel suo intervento, Meloni ha messo in risalto l’importanza del Giorno della Memoria, invitando tutti a ricordare i nomi e i cognomi delle vittime della Shoah. Ha espresso gratitudine verso i sopravvissuti e i loro discendenti, considerati custodi della memoria storica. A tale riguardo, ha citato le parole di Sami Modiano, un sopravvissuto alla Shoah, il quale ha ribadito come il suo mandato sia quello di testimoniare gli eventi atroci.

Ricordare il passato diventa così un atto fondamentale per le generazioni future, dando vita a un insegnamento di rispetto e consapevolezza. Meloni ha invitato tutti a fare propria questa memoria, valorizzandola come un insegnamento per evitare che simili tragedie si ripetano.

Riflesso sulle parole di altri leader

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, durante la cerimonia, ha messo in evidenza come il Giorno della Memoria rappresenti una riflessione profonda sulla tragedia della Shoah. Ha richiamato l’importanza di riaffermare i principi di **

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