Il recente viaggio del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, a Catania evidenzia l’importanza crescente della città e delle sue periferie nel panorama culturale italiano. Accompagnato dal Sindaco Enrico Trantino, Giuli ha potuto esplorare spazi che raccontano storie di rinascita e impegno comunitario, riflettendo sull’arte come strumento di cura e valorizzazione sociale.
La visita a Librino e il progetto ‘Porta delle farfalle’
Nella sua visita, il ministro Giuli si è recato nel rione Librino, una delle zone più popolose di Catania, dove ha avuto modo di apprezzare la ‘Porta delle farfalle’, un’opera prodotta dall’artista e mecenate Antonio Presti. Questa realizzazione consiste in un lungo muro di cemento armato, esteso per oltre un chilometro, arricchito dalla creatività collettiva di oltre cinquemila studenti provenienti da sedici licei artistici siciliani, insieme a circa diecimila bambini delle scuole del rione e più di cinquantacinque artisti e architetti della Fondazione ‘Fiumara d’Arte’.
Il ministro ha percorso il muro dell’Asse dei Servizi, che ha sottolineato essere un “luogo sacro in cui la bellezza diventa cura dell’anima“. Giuli ha enfatizzato l’importanza di dare visibilità a queste aree, affermando che la periferia può trasformarsi in una “Grande Madre” che si prende cura delle persone. Questo impegno non si limita alla sua presenza nel rione, ma si concretizza attraverso un finanziamento triennale da parte del Ministero della Cultura, che ha investito oltre 2,6 milioni di euro nello spettacolo dal vivo nelle periferie catanesi.
La Biblioteca Ursino Recupero e l’Archivio di Stato
Successivamente, il ministro ha visitato la Biblioteca Ursino Recupero, un luogo fondamentale per la cultura catanese. Qui ha potuto vedere la mostra permanente dedicata a Sant’Agata, la patrona di Catania, insieme a nuovi allestimenti che espongono pezzi dell’Ottocento, degli anni Venti e Sessanta. Questi allestimenti raccontano la storia e l’evoluzione della moda, offrendo uno spaccato interessante della cultura visiva della città.
Giuli ha poi proseguito verso l’Archivio di Stato, dove sono previsti interventi di ristrutturazione finanziati dal Ministero con un milione di euro. Questi lavori includono il rifacimento della facciata, oltre a interventi per migliorare l’accessibilità e il restauro del chiostro. Queste azioni dimostrano l’impegno del Ministero a preservare il patrimonio storico e culturale e a renderlo fruibile per tutti.
Il Teatro ‘Massimo Vincenzo Bellini’ e il successo della mostra su Tolkien
Un’altra tappa fondamentale della visita è stata il Teatro ‘Massimo Vincenzo Bellini’. Qui il ministro Giuli ha annunciato un investimento di 3,5 milioni di euro per il rifacimento della facciata, un intervento che si prefigge di valorizzare ulteriormente uno dei polmoni culturali della città.
Nel pomeriggio, Giuli ha inaugurato la mostra ‘Tolkien. Uomo, Professore, Autore’, in esposizione al Palazzo della Cultura di Catania. Questa mostra, che ha già riscosso notevole successo a Roma, Napoli e Torino, ha attratto quasi 300 mila visitatori e sarà aperta fino al 31 luglio. Raccoglie documenti e testimonianze che raccontano la vita, le opere letterarie e l’attività accademica di J.R.R. Tolkien, stimolando una riflessione profonda sull’immaginazione e la creatività.
Durante l’inaugurazione, il ministro ha richiamato l’essenza del messaggio di Tolkien, evidenziando l’importanza di coltivare una “anima sana e pulita“. Il successo della mostra a Catania, così come nelle altre città italiane, dimostra come la figura di Tolkien continui a ispirare e a unire le persone intorno a valori universali.