Campagna "Come un’onda contro la violenza sulle donne" a Palermo: Adnkronos partecipa attivamente

Campagna “Come un’onda contro la violenza sulle donne” a Palermo: Adnkronos partecipa attivamente

Adnkronos partecipa alla campagna “Come un’onda contro la violenza sulle donne”, promuovendo sensibilizzazione e dibattito pubblico sulla violenza di genere durante un evento all’Università di Palermo.
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Campagna "Come un’onda contro la violenza sulle donne" a Palermo: Adnkronos partecipa attivamente - Gaeta.it

In un contesto sociale in continua evoluzione, Adnkronos si unisce alla campagna “Come un’onda contro la violenza sulle donne”, promossa da Rai Radio 1. Questa iniziativa ha come fine quello di sensibilizzare il pubblico su un tema di grande attualità e importanza: la violenza di genere. Martedì 3 dicembre, l’agenzia di stampa ha seguito la tappa palermitana della campagna, svoltasi nell’Aula magna “Vincenzo Li Donni” dell’Università di Palermo. Questo evento ha rappresentato un momento cruciale per il dibattito pubblico, con vari interventi per approfondire la problematica.

La campagna: un impegno duraturo contro la violenza di genere

La campagna “Come un’onda contro la violenza sulle donne” ha preso avvio oltre un anno fa, con un approccio multidimensionale mirato a sollevare il velo su un fenomeno tragico e presente nella nostra società. Attraverso dibattiti pubblici e spettacoli, la campagna si propone di esporre le molteplici forme di violenza che le donne affrontano quotidianamente. Appoggiandosi a testimonianze dirette e alle voci dei centri antiviolenza operanti sul territorio, Rai Radio 1 e GR hanno realizzato un percorso volto a far emergere storie di coraggio e resilienza.

Questo impegno non si limita a un singolo evento, ma si espande attraverso vari luoghi di aggregazione frequentati da giovani e meno giovani. Le università, le piazze, le scuole, i tribunali e perfino i carceri sono stati teatro di iniziative tese a coinvolgere la comunità locale, creando uno spazio di confronto e riflessione. La comunità si è espressa attraverso un dialogo aperto, stimolato dalla partecipazione attiva degli studenti, la cui voce è di fondamentale importanza in questa battaglia culturale.

L’appuntamento di Palermo: un evento ricco di contenuti e interventi

La tappa palermitana ha visto una partecipazione straordinaria, con oltre duemila studenti collegati da scuole di ben 13 regioni italiane. L’evento è stato inaugurato da figure di spicco come Elena Paba, Sara Piselli e Massimo Cecchini, affiancati dal direttore di Rai Radio 1 e GR, Francesco Pionati. Questo ha dato il là a una mattinata densa di interventi significativi, compresi quelli del rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, e delle giornaliste Elvira Terranova e Tiziana Martorana .

Il programma ha riservato anche spazi per approfondire le problematiche internazionali legate alla violenza sulle donne, con focus su casi drammatici provenienti da paesi come Birmania, Congo, Iran e Afghanistan. L’analisi non si è limitata al contesto globale, ma ha incluso anche la realtà degli istituti penitenziari di Catania e Napoli, dimostrando come la violenza di genere si manifesti in diverse forme e ambienti.

L’importanza della collaborazione con le istituzioni

L’evento ha visto la partecipazione attiva di vari enti e istituzioni locali, richiamando l’attenzione su un tema che necessita di un approccio collettivo per essere affrontato in modo efficace. Erano presenti rappresentanti del Centro antiviolenza Le Onde, storici dell’arte come Tanino Bonifacio, e funzionari di diverse istituzioni, tra cui il Comune di Palermo, la questura e il tribunale. Queste interazioni dimostrano l’importanza di una rete solidale e comunicativa che possa supportare le donne e le vittime di violenza, facilitando l’emergere di nuove politiche di sensibilizzazione e intervento.

Il coinvolgimento di vari attori sociali e istituzionali rappresenta una mossa fondamentale per costruire consapevolezza sui temi della violenza di genere, promuovendo un cambio di mentalità che deve partire dalla società civile. La collaborazione tra media, istituzioni e centri di supporto è cruciale per dare vita a un futuro in cui il rispetto e la dignità di ogni individuo siano la norma e non l’eccezione.

Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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