Cambio alla direzione del Museo Nazionale Romano: Stéphane Verger lascia il timone dopo quattro anni

Cambio alla direzione del Museo Nazionale Romano: Stéphane Verger lascia il timone dopo quattro anni

Stéphane Verger lascia la direzione del Museo Nazionale Romano dopo quattro anni di successi, tra cui mostre significative e progetti ambiziosi, mentre si prepara a tornare a Parigi per nuove sfide.
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Cambio alla direzione del Museo Nazionale Romano: Stéphane Verger lascia il timone dopo quattro anni - Gaeta.it

Il Museo Nazionale Romano si prepara a un cambiamento significativo nella sua direzione. Stéphane Verger, attuale direttore, ha annunciato che oggi sarà il suo ultimo giorno nel ruolo, a seguito della decisione del ministro della Cultura di non rinnovare il suo contratto. La sua lettera aperta, pubblicata da Archaeoreporter, offre uno sguardo approfondito ai risultati conseguiti durante il suo mandato e ai progetti futuri lasciati in eredità.

I successi del mandato di Stéphane Verger

Durante i suoi quattro anni di direzione, Verger ha portato avanti un’intensa attività di valorizzazione del museo, nonostante le sfide imposte dalla pandemia di Covid-19 e dall’aumento dei costi energetici. Ha sottolineato l’importanza delle mostre organizzate, tra cui “Tota Italia”, “Vita Dulcis”, “L’istante e l’eternità” e “Dacia”. Queste esposizioni non solo hanno attratto visitatori, ma hanno anche contribuito a far rivivere la storia tramite eventi contemporanei, concerti e performances artistiche.

Verger menziona il contributo di artisti contemporanei come Ai Weiwei e Elisabetta Benassi, che hanno arricchito l’esperienza del pubblico, rendendo l’antico accessibile a tutti. Inoltre, ha evidenziato l’importanza della progettazione di “Urbs. Dalla città alla campagna romana”, un programma ambizioso volto a trasformare ulteriormente il Museo Nazionale Romano, mantenendo l’obiettivo di completamento dei lavori previsto per il 2026.

Progetti in corso e futuro del museo

Anche se la decisione di concludere il suo contratto ha colto di sorpresa Verger, il direttore ha voluto illustrare i progetti in corso che resteranno sulla sua tabella di marcia. La ristrutturazione dell’Altana di Palazzo Altemps e la pedonalizzazione dell’area antistante il Museo dell’Arte Salvata sono solo alcuni dei progetti avviati grazie alla collaborazione con Roma Capitale.

Le Terme di Diocleziano hanno ricevuto un’attenzione particolare, con il restauro delle facciate e il rinnovamento degli impianti all’interno di Palazzo Massimo. Verger ha anche sottolineato l’importanza della Crypta Balbi, un’area abbandonata e deteriorata, sottoposta a lavori di messa in sicurezza e scavi archeologici. Il suo obiettivo è trasformare quest’area in un quartiere culturale multifunzionale che delizierà cittadini e turisti.

Il riconoscimento e il futuro di Stéphane Verger

Nel congedarsi, Verger ha colto l’occasione per esprimere la sua gratitudine verso il personale e i sostenitori del museo. Ha descritto questo giorno come un misto di amarezza e gioia. Da un lato, c’è la tristezza di lasciare progetti che tanto lo appassionavano, mentre dall’altro, la felicità di tornare a Parigi e dedicarsi allo studio e all’insegnamento all’École Pratique des Hautes Études. Questa nuova avventura arricchirà ulteriormente le sue competenze, anche grazie all’esperienza accumulata all’interno del Museo Nazionale Romano.

L’addio di Stéphane Verger segna un capitolo importante nella storia della cultura romana. Le sue eredità, sia in termini di progetti già lanciati sia nelle visioni per il futuro, continueranno a plasmare il museo nei prossimi anni, sperando che non solo rimangano intatte, ma che possano anche essere ulteriormente sviluppate e perfezionate.

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