Cambiamenti nei negoziati di pace: l’esclusione di Keith Kellogg e l'arrivo di Steve Witkoff

Cambiamenti nei negoziati di pace: l’esclusione di Keith Kellogg e l’arrivo di Steve Witkoff

La sostituzione di Keith Kellogg con Steve Witkoff nei negoziati per il cessate il fuoco in Ucraina, richiesta dal Cremlino, potrebbe influenzare significativamente le dinamiche diplomatiche tra Stati Uniti e Russia.
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Cambiamenti nei negoziati di pace: l’esclusione di Keith Kellogg e l'arrivo di Steve Witkoff - Gaeta.it

I recenti sviluppi nei negoziati per il cessate il fuoco in Ucraina hanno portato all’esclusione di un’importante figura diplomatica degli Stati Uniti. Keith Kellogg, l’ex generale scelto dall’amministrazione Trump per gestire il delicato rapporto tra Mosca e Kiev, è stato sostituito. A causa di un veto da parte del Cremlino, il suo posto sarà preso da Steve Witkoff, attuale inviato speciale Usa per il Medio Oriente. Questo cambiamento potrebbe avere ripercussioni significative sugli sforzi di mediazione in uno dei conflitti più gravi degli ultimi decenni.

Il ruolo di Keith Kellogg nei negoziati

Keith Kellogg, classe 1943, è emerso come figura chiave nei negoziati tra Stati Uniti e Russia ancor prima dell’insediamento di Donald Trump alla presidenza. Da settimane, l’ex generale dell’esercito americano portava avanti il dossier sulla guerra in Ucraina, cercando di trovare un punto di incontro tra le parti opposte. Tuttavia, la sua vicinanza alle posizioni ucraine e la sua reputazione come sostenitore delle politiche statunitensi nella regione hanno sollevato preoccupazioni a Mosca.

L’assenza di Kellogg dagli incontri recenti, in particolare nel contesto del vertice a Riad a febbraio, ha fatto crescere le speculazioni sulla sua posizione. Secondo le fonti, nonostante Kellogg avesse già stabilito un legame con i suoi omologhi ucraini e avesse un buono standing negli ambienti di negoziazione, il Cremlino ha espresso chiari segnali di insoddisfazione. Questo ha portato a una brusca rimozione dall’incarico.

La sostituzione con Steve Witkoff

Dopo aver comunicato di non voler più includere Kellogg nei negoziati, il Cremlino ha suggerito di considerare Steve Witkoff per il ruolo. Witkoff, attualmente impegnato come inviato speciale per il Medio Oriente, potrebbe portare una diversa impostazione ai colloqui, vista la sua esperienza nel gestire conflitti e mediare tensioni. Tuttavia, la motivazione di questa sostituzione resta nebulosa, poiché non sono stati forniti dettagli specifici sui motivi del cambio.

Secondo informazioni emerse, l’intervento del presidente russo Vladimir Putin è stato determinante per la decisione di escludere Kellogg. Un alto funzionario russo, che ha preferito rimanere anonimo, avrebbe dichiarato che la presenza di Kellogg era considerata inadeguata. “Non è il calibro che stiamo cercando,” ha affermato, indicando una chiara preferenza per un approccio diverso da parte Usa.

Le implicazioni della sostituzione

La decisione di escludere Kellogg potrebbe avere ripercussioni significative sulle dinamiche dei negoziati. Al di là della sua esperienza, la sua visione strategica riguardo a un eventuale cessate il fuoco includeva misure che, a quanto sembra, non erano ben viste da Mosca. Le preoccupazioni del Cremlino sono state alimentate dal suo presunto piano di fornire ulteriore supporto militare all’Ucraina in caso di violazioni dell’accordo di pace.

Kellogg sarebbe stato critico nei riguardi dell’atteggiamento russo e, in caso di fallimento delle trattative, avrebbe proposto di armare l’Ucraina in modo significativo. Questa posizione, ritenuta da Mosca provocatoria, ha contribuito a creare tensioni nei rapporti diplomatici. La nuova strategia di Witkoff, che comincerà con un incontro riservato con Putin, potrebbe cercare di riportare equilibrio e nuove opportunità di dialogo.

Affrontare il complesso panorama geopolitico richiederà non solo abilità diplomatica ma anche una comprensione profonda delle implicazioni legate a ciascuna mossa strategica. L’evoluzione dei colloqui, sotto la direzione di Witkoff, sarà monitorata con attenzione, sia dagli osservatori internazionali sia dagli attori coinvolti in uno dei conflitti più intricati del nostro tempo.

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