Nei primi cinque mesi del 2025 il canada ha registrato una diminuzione degli arrivi internazionali con pernottamento. Secondo i dati raccolti dal canadian tourism data collective, si sono contati 5,5 milioni di visitatori, segnando una flessione del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa contrazione interessa sia i viaggiatori canadesi diretti negli Stati uniti sia quelli provenienti da altri mercati esteri. Il turismo, tuttavia, resta un comparto significativo per l’economia canadese, ma l’attuale scenario mette in luce alcune criticità legate a fattori geopolitici e comportamenti dei viaggiatori.
Andamento della mobilità tra canada e stati uniti: dati e tendenze
La riduzione degli spostamenti tra canada e stati uniti appare evidente in entrambi i sensi, ma con dinamiche differenti. I canadesi hanno fortemente diminuito i viaggi negli stati uniti: il traffico aereo verso gli states è sceso del 15%, mentre quello via terra ha subito un calo superiore al 30%. Il numero complessivo di arrivi con pernottamento negli stati uniti, per la fascia gennaio-maggio 2025, è sceso del 5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 3,8 milioni. In particolare, gli arrivi terrestri sono diminuiti del 7%, mentre quelli via aerea hanno registrato un lieve aumento dell’1%.
Dinamiche e percezioni dei viaggiatori
Questi dati sottolineano uno spostamento nelle modalità di viaggio e una certa esitazione da parte dei viaggiatori canadesi verso gli stati uniti, probabilmente influenzati da contesti geopolitici e percezioni di sicurezza. Al contrario, la diminuzione dei movimenti degli statunitensi verso il canada è meno accentuata, indicando differenze nelle scelte turistiche e degli spostamenti transfrontalieri.
Leggi anche:
Riduzione degli arrivi da alcuni mercati europei e americani
Anche i flussi turistici provenienti da altri paesi mostrano segni di contrazione. I visitatori dalla francia e dalla germania sono diminuiti del 6% nel primo semestre del 2025, mentre gli arrivi dal messico hanno subito un calo più marcato, pari al 18%. Il regno unito e l’australia invece non hanno mostrato cambi significativi con numeri stabili rispetto allo scorso anno.
Questi dati confermano una fase di rallentamento generalizzato per alcuni mercati chiave, che tradizionalmente contribuiscono in misura rilevante al turismo canadese. Le motivazioni dietro questi movimenti sono legate soprattutto a un contesto internazionale incerto, che comprende tensioni geopolitiche e condizioni economiche variabili, influenzando le decisioni di viaggio e la propensione all’utilizzo di destinazioni lontane.
Impatti sul turismo da fonti globali
Il peso del turismo sull’economia canadese malgrado la flessione
Nonostante la contrazione degli arrivi, il turismo continua a rappresentare un settore importante per l’economia del canada. Nel 2024, il comparto ha contribuito con 37,1 miliardi di dollari al prodotto interno lordo, pari all’1,8% del PIL totale. Rispetto all’anno precedente, il settore ha mostrato una crescita del 3,6%, risultando tra i più dinamici nel quadro economico nazionale.
Destination canada segnala infatti come il turismo abbia mantenuto un ruolo rilevante sia in termini occupazionali sia nella generazione di ricchezza, grazie alla domanda interna e alla capacità di attrarre visitatori stranieri. La recente flessione, però, pone l’accento sull’importanza di monitorare la situazione e di sviluppare strategie mirate per sostenere la ripresa del settore nei prossimi mesi.
Impatti e scenari futuri alla luce delle incertezze geopolitiche
Le tensioni internazionali rappresentano uno dei fattori che più incidono sulla frenata degli arrivi internazionali in canada. Le incertezze legate a conflitti, normative sui viaggi e percezioni di rischio influenzano la mobilità turistica e gli investimenti nel settore. Questo clima di instabilità spinge i viaggiatori a rivedere le proprie scelte, privilegiando itinerari più sicuri o limitando spostamenti internazionali.
A questo si aggiungono dinamiche economiche come l’inflazione e il costo crescente dei trasporti, che pesano sulle decisioni dei turisti. Le politiche di visa e le restrizioni governative in determinate aree contribuiscono a complicare ulteriormente il quadro. La combinazione di questi elementi fa presagire un periodo di sfide importanti per il comparto turistico canadese, che dovrà trovare soluzioni per riprendersi soprattutto in vista della stagione estiva e degli eventi internazionali previsti nei prossimi anni.
Strategie per la ripresa e sostenibilità
Le autorità nazionali e le imprese del settore stanno valutando interventi per rilanciare la destinazione, puntando su offerte differenziate, maggiori investimenti in comunicazione e rafforzamento delle collaborazioni internazionali. Il mantenimento della sostenibilità ambientale e culturale dei siti turistici rimane un tema centrale, per garantire un’attrattiva duratura e una crescita equilibrata nel medio termine.