La call for ideas “A Vision for Rome” è entrata nella sua prima fase con un’adesione ampia da parte di professionisti di varia estrazione, chiamati a proporre idee per il rilancio della capitale. L’iniziativa, promossa dalla fondazione Roma REgeneration ETS con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale, ha raccolto proposte da tutto il mondo. Il concorso punta a coinvolgere competenze diverse per affrontare le sfide di una città complessa come Roma.
La selezione dei finalisti e le prossime tappe della competizione
Dalle proposte già arrivate saranno scelti sei team finalisti da una giuria di esperti chiamata a valutare criteri di qualità, fattibilità e innovazione. Questi gruppi accederanno alla fase finale e si contenderanno la vittoria in occasione del Roma REgeneration Forum previsto per febbraio 2026. L’evento rappresenterà un’occasione per discutere pubblicamente i risultati e premiare le migliori idee.
La fondazione Roma REgeneration ETS, che coordina l’iniziativa, include 13 soci tra istituzioni, aziende e gruppi immobiliari. Tra questi ci sono fondazioni come Fondazione Roma, società del gruppo Ferrovie dello Stato, operatori energetici e agenzie immobiliari. Questo insieme rafforza il legame tra progettualità e realtà economiche e sociali della città, dando sostanza alla competizione e sostenendo la sua valenza strategica per Roma.
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Le tematiche affrontate dai progetti proposti
I progetti finora presentati si concentrano su questioni cruciali per Roma, e riflettono le priorità indicate dai promotori. La casa è uno dei nodi principali da risolvere, con proposte che trattano da soluzioni abitative accessibili sino a modelli di quartiere inclusivi. La mobilità è analizzata da diversi punti di vista: trasporto pubblico, ciclabilità, accessibilità pedonale ma anche strategie per diminuire l’impatto ambientale.
La sostenibilità attraversa tutte le idee, anche come leva per la rinascita della città. L’attenzione ricade sulla rigenerazione urbana e sulle opportunità di ridisegnare spazi pubblici con un occhio alla qualità della vita e all’equità sociale. Il concorso mira a far emergere soluzioni che non siano solo innovative ma capaci di incidere concretamente, tenendo conto dei tempi lunghi e delle necessità di partecipazione collettiva.
L’approccio multidisciplinare come chiave per le sfide di roma
Il presidente di fondazione Roma REgeneration Gianluca Lucignano ha sottolineato il valore della multidisciplinarità nei team, definendola indispensabile per affrontare problemi urbani complessi. Ogni progetto integra diversi saperi per realizzare una visione ampia e articolata, che risponda alle criticità storiche di Roma. L’incrocio di discipline rende possibili soluzioni più articolate, capaci di valorizzare le potenzialità della città senza trascurare aspetti sociali, ambientali e culturali.
Questa pluralità di competenze e idee riflette il carattere stesso del concorso, voluto come un momento di dialogo aperto e inclusivo. Il contributo di professionisti sia italiani sia stranieri arricchisce il confronto e sprona la Capitale a ripensarsi guardando oltre i confini nazionali, con uno sguardo rivolto al medio e lungo termine.
La partecipazione globale e multidisciplinare alla call for ideas
Finora sono stati 35 i team registrati, con un totale di 958 professionisti coinvolti. Arrivano da diversi paesi e combinano esperienze in settori eterogenei. Si tratta di gruppi che includono grandi studi internazionali, università riconosciute e singoli esperti in campi vari da architettura e urbanistica a scienze sociali e ingegneria. Questa varietà è stata sottolineata come elemento essenziale per trattare i problemi urbani, che richiedono approcci integrati.
Esperti hanno evidenziato come la partecipazione di atenei italiani e stranieri rafforzi il valore culturale e strategico dell’iniziativa. Un mix di competenze locali e idee globali crea un terreno fertile per affrontare temi come la rigenerazione urbana, la casa, la mobilità e lo sviluppo sostenibile. Inoltre, il confronto internazionale offre spunti utili a ripensare le politiche pubbliche e le pratiche progettuali.