La situazione sanitaria in Calabria pare stia vivendo una fase di ripresa, con incrementi nei punteggi dei livelli essenziali di assistenza dal 2022 al 2023. Questo fenomeno è stato sottolineato dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, durante un recente incontro con il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. Il miglioramento si è registrato nonostante gli anni passati di commissariamento che avevano messo a dura prova il sistema sanitario calabrese. Durante l’incontro, sono stati presentati i risultati di un’analisi specifica condotta dalla Fondazione Gimbe.
Lea: cambiamenti nel metodo di valutazione
Dal 2022, la valutazione dei Lea ha subito un’importante modifica, introducendo un nuovo sistema di garanzia. Questo ha consentito alla Regione Calabria di ottenere un punteggio al di sopra della sufficienza nell’area ospedaliera, un traguardo significativo che si contrappone al panorama nazionale, caratterizzato da un generale deterioramento della qualità dei servizi sanitari. Secondo l’analisi della Fondazione Gimbe, vi è anche la possibilità che la Calabria superi la sufficienza nell’area della prevenzione, dipendendo però dall’accettazione da parte del Ministero della Salute della richiesta di rettifica dei dati relativi alla vaccinazione.
Questa nuova metodologia appare fondamentale per comprendere l’andamento dei servizi sanitari sul territorio. È emerso che, nonostante le difficoltà storiche, il sistema calabrese ha iniziato a muoversi verso una fase di ripristino e crescita. L’approccio più rigoroso adesso permette di misurare con maggiore precisione il rendimento delle strutture sanitarie e dei servizi offerti ai cittadini.
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Il lavoro di riorganizzazione dei servizi
Roberto Occhiuto ha evidenziato la necessità di continuare a lavorare per consolidare i miglioramenti. Pur riconoscendo i progressi ottenuti, ha messo in luce che restano molte sfide da affrontare. La Calabria, a differenza di altre regioni italiane che registrano un deterioramento dei servizi sanitari, sembra avere imboccato un percorso virtuoso. I dati del 2023, sebbene preliminari, mostrano in effetti una crescita significativa, con un miglioramento in circa tre quarti degli indicatori analizzati nelle aree della prevenzione, dell’assistenza distrettuale e di quella ospedaliera.
Nino Cartabellotta ha confermato che questo cambiamento si riflette positivamente sul punteggio Lea complessivo della regione. Il presidente della Fondazione sottolinea che il lavoro di riorganizzazione intrapreso ha cominciato a dare risultati, segnando una discontinuità rispetto agli anni del piano di rientro e del commissariamento.
Prospettive future e impegni
Guardando al futuro, l’impegno della Regione Calabria sembra essere quello di continuare su questa strada di crescita e miglioramento. Occhiuto ha ribadito l’importanza di non fermarsi, osservando come l’attenzione verso il sistema sanitario debba rimanere alta per garantire che i progressi siano sostenibili. Le iniziative intraprese finora promettono di apportare cambiamenti significativi, ma è fondamentale monitorare costantemente i risultati e intervenire quando necessario.
La ripresa della Calabria nel settore della salute pubblica è un segnale importante, che può contribuire a rafforzare la fiducia nei servizi offerti. L’auspicio è che la Regione possa continuare a beneficiare di un monitoraggio attento e di politiche che mettano al centro il benessere dei cittadini, favorendo una sanità che lavori per il miglioramento delle condizioni di vita di tutti i calabresi.