Caccia ai latitanti degli anni di piombo: Italia e Argentina al lavoro per l'estradizione

Caccia ai latitanti degli anni di piombo: Italia e Argentina al lavoro per l’estradizione

Italia e Argentina intensificano i colloqui per l’estradizione di terroristi latitanti, aggiornando le convenzioni bilaterali e affrontando anche questioni di criminalità organizzata e immigrazione irregolare.
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Caccia ai latitanti degli anni di piombo: Italia e Argentina al lavoro per l'estradizione - Gaeta.it

Un capitolo cruciale nella storia del terrorismo italiano è quello dei latitanti degli anni di piombo, la cui cattura continua a essere una priorità per il governo italiano. Negli ultimi giorni, si sono registrati significativi progressi nelle discussioni tra Italia e Argentina riguardo alla possibile estradizione di terroristi ed ex brigatisti, un tema molto sentito da anni sia a Roma che a Buenos Aires.

Aggiornamento delle convenzioni sull’estradizione

Il ministro della Giustizia italiano, Carlo Nordio, ha recentemente tenuto un incontro a Via Arenula con il suo omologo argentino, Mariano Cuneo Libarona. Durante questa riunione, è emersa con forza la necessità di modernizzare gli accordi bilaterali già esistenti tra i due Paesi, risalenti al lontano 1987. Le convenzioni attuali, ritenute obsolete, devono essere aggiornate per facilitare le procedure di estradizione e rimuovere gli ostacoli giuridici che si oppongono ai trasferimenti di detenuti. Entrambi i ministri hanno concordato sull’importanza di un approccio più efficace per affrontare il fenomeno dei latitanti, in particolare quelli coinvolti in atti terroristici che hanno segnato una pagina drammatica della storia recente dell’Italia.

I latitanti italiani e le loro destinazioni nel mondo

Attualmente, risulta che circa cinquanta terroristi italiani abbiano trovato rifugio in vari paesi del Sud America. Tra questi, Alessio Casimirri, ora settantenne, è conosciuto per il suo coinvolgimento nell’omicidio di Aldo Moro nel 1978. Casimirri oggi è un cittadino nicaraguense e beneficia della protezione del governo locale. Un altro ex brigatista coinvolto nello stesso agguato, Alvaro Lojacono, ha cercato rifugio in Svizzera dopo un percorso fuggitivo che lo ha visto transitare da Algeria e Brasile. Attualmente, deve scontare condanne per omicidi e rapine. Non si può dimenticare Giorgio Pietrostefani, condannato per l’omicidio del commissario Luigi Calabresi e ora in libertà vigilata in Francia, dove la Corte d’Appello di Parigi ha negato la sua estradizione. Infine, Enrico Villimburgo, condannato all’ergastolo per il processo Moro-ter, e Simonetta Giorgieri, leader delle Brigate Rosse toscane, condividono la stessa sorte in territorio francese.

Questioni di sicurezza e cooperazione internazionale

Il colloquio tra Nordio e Cuneo Libarona non ha affrontato esclusivamente il problema dell’estradizione, ma ha toccato anche temi rilevanti legati alla criminalità organizzata e al suo dirottamento verso nuove forme. Sono emerse preoccupazioni sull’incremento della criminalità informatica e finanziaria, oltre al traffico di stupefacenti e alla tratta di migranti. Nordio ha chiarito che “la criminalità evolve in base ai crimini ritenuti più proficui” e ha sottolineato l’importanza di una legislazione comune tra i due Paesi. La cooperazione dovrebbe estendersi non solo alle leggi sostanziali, ma anche ai procedimenti giudiziari, per facilitare lo scambio di informazioni e le operazioni congiunte.

Cuneo Libarona ha poi evidenziato l’importanza di combattere l’immigrazione irregolare, un tema che ha assunto particolare peso anche all’interno della società argentina. La legislazione italiana sul tema viene considerata di grande rilevanza nel confronto tra le due nazioni, poiché offre spunti di riflessione e modelli da poter adottare.

La determinazione degli Stati italiani e argentini nel voler combattere insieme le minacce alla sicurezza nazionale dimostra come la lotta al terrorismo e la protezione dei cittadini siano obiettivi imprescindibili e condivisi, aprendo a nuove possibilità e collaborazioni nel contesto internazionale.

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