La questione del bullismo continua a colpire duramente la vita degli adolescenti, influenzando il loro sviluppo e il loro benessere. Recentemente, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso ha affrontato questa tematica durante una conferenza stampa tenutasi a Reggio Calabria, in cui ha presentato l’iniziativa “Ti Sbullu!”. Questo concorso, promosso dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea, ha come obiettivo principale quello di affrontare il problema del bullismo nelle scuole secondarie di secondo grado attraverso la creazione di contenuti multimediali.
L’importanza del confronto sociale nella lotta al bullismo
Filippo Mancuso ha sottolineato come il bullismo non sia un fenomeno distante, ma una realtà che coinvolge da vicino famiglie e comunità. Il presidente ha evidenziato l’importanza dei mezzi di socializzazione, in particolare le piattaforme digitali, che possono risultare sia un’opportunità che una minaccia. Secondo Mancuso, non è utile demonizzare Internet e i social media, ma piuttosto formare i giovani affinché possano usarli consapevolmente. Questa sfida deve essere affrontata sul piano culturale e educativo, con un’efficace collaborazione tra istituzioni, famiglie e ragazzi.
Il concorso “Ti Sbullu!” nasce in questo contesto, puntando a stimolare nelle giovani generazioni una riflessione attenta sul valore delle relazioni interpersonali e sull’importanza di un dialogo autentico. È fondamentale che i ragazzi comprendano che la comunicazione va oltre il digitale, includendo gesti semplici come un sorriso, una pacca sulla spalla o un abbraccio. Queste sono tutte espressioni che possono facilitare la creazione di una rete di supporto reciproco tra loro, contribuendo a ridurre il fenomeno del bullismo nelle loro vite quotidiane.
Le caratteristiche del concorso “Ti Sbullu!”
Antonio Lomonaco, garante regionale per la tutela delle vittime di reato, ha approfondito i dettagli del concorso, che si rivolge agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della Calabria. Gli studenti sono invitati a creare video spot che trattino temi legati alle espressioni di comportamento, in modo da sensibilizzare la comunità sull’importanza di riconoscere e rispettare le emozioni altrui. La realizzazione di questi audiovisivi serve a promuovere una cultura di rispetto e inclusione, elementi fondamentali per prevenire e combattere il bullismo.
Questo concorso non si limita a sviluppare capacità artistiche, ma mira a trasformare l’arte in uno strumento educativo potente, capace di comunicare messaggi profondi attraverso il linguaggio visivo. Gli studenti dovranno accompagnare il video con una breve descrizione che ne espone il messaggio. In tal modo, ognuno avrà l’opportunità di esprimere la propria creatività affrontando una problematica attuale.
Ricompense e riconoscimenti per le scuole partecipanti
Il concorso “Ti Sbullu!” ha anche un elemento competitivo, con premi in denaro destinati alle scuole vincitrici. Le istituzioni scolastiche che otterranno i primi tre posti in classifica saranno premiate con contributi economici che potranno essere utilizzati per l’acquisto di attrezzature didattiche o materiali utili per la formazione degli studenti. In dettaglio, il primo classificato riceverà 3.000 euro, il secondo 2.000 euro e il terzo 1.000 euro.
Questo impegno non solo motiva gli studenti a partecipare attivamente al concorso, ma serve anche a migliorare le loro condizioni di apprendimento. Così, il concorso diventa un’opportunità per formare adolescenti consapevoli e responsabili, capaci di promuovere un clima di rispetto e solidarietà nelle loro scuole. La cultura del rispetto passa attraverso l’educazione, e iniziative come “Ti Sbullu!” rappresentano un passo significativo nella giusta direzione.
Ultimo aggiornamento il 31 Ottobre 2024 da Armando Proietti