Brescia calcio escluso dalla serie c 2025-26 per problemi amministrativi e mancati pagamenti

Brescia calcio escluso dalla serie c 2025-26 per problemi amministrativi e mancati pagamenti

Il Brescia calcio, fondato nel 1911 e con una storia importante in serie A, è escluso dalla serie C 2025-26 per irregolarità amministrative e debiti non saldati, secondo la FIGC.
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Il Brescia Calcio, storico club fondato nel 1911, è stato escluso dalla Serie C 2025-26 per irregolarità amministrative e debiti non saldati, segnando una grave crisi per la società e il suo futuro sportivo. - Gaeta.it

Il Brescia calcio, club storico fondato nel 1911, non sarà iscritto al campionato di serie c per la stagione 2025-26. La decisione arriva dopo la mancata concessione della licenza nazionale da parte della federazione italiana gioco calcio . Dietro questa esclusione si nascondono violazioni amministrative e pagamenti arretrati che la società non ha saldato entro la scadenza prevista. Questa situazione segna un brusco arresto per una realtà calcistica ben radicata nel panorama nazionale.

La decisione della figc e le motivazioni ufficiali

Il consiglio federale della FIGC ha comunicato ufficialmente che il Brescia calcio non ha ottenuto la licenza nazionale per la stagione 2025-26, escludendolo così dalla partecipazione al campionato di serie c. Nel comunicato si legge che la mancata ammissione deriva da diverse irregolarità amministrative e ritardi nei pagamenti. L’ente ha rilevato ripetute violazioni da parte della società, in particolare riguardo l’onere fiscale e altri impegni economici non rispettati. La FIGC ha specificato che queste mancanze hanno portato alla decisione finale, senza lasciare spazi per appelli. La licenza nazionale è un requisito fondamentale per partecipare alle competizioni professionistiche e la sua assenza implica quindi l’esclusione automatica dal torneo.

Situazione finanziaria e controlli della federazione

La situazione della società appare compromessa su più fronti finanziari, con scadenze non rispettate che la federazione non ha potuto ignorare. I controlli effettuati hanno evidenziato un quadro di posizioni debitorie critiche, che hanno spinto a questa stretta da parte degli organi federativi. Questo provvedimento vuole anche suggerire la necessità di una gestione rigorosa delle pendenze economiche per continuare a competere nei campionati professionistici.

Arretrati, penalizzazioni e scadenze per il brescia calcio

Massimo Cellino, proprietario del Brescia dal 2017, aveva come termine ultimo il 6 giugno 2025 per versare una parte degli arretrati dovuti, stimati in circa otto milioni di euro. Questi debiti comprendono imposte fiscali e altri pagamenti inevasi da tempo. Il mancato pagamento entro la data indicata ha rappresentato un punto critico nella vicenda. Il club lombardo già ha subito una penalizzazione di otto punti, divisa tra la stagione appena conclusa e quella imminente. Questa sanzione è stata dettata dalle violazioni amministrative legate ai ritardi e ai mancati versamenti. La pressione economica sulle casse del Brescia si è fatta sentire da tempo, ma gli sforzi per regolarizzare le somme non sono stati sufficienti. La somma arretrata è ingente, soprattutto per una squadra di terza serie. Questo gravame finanziario ha pesato in modo decisivo sulle sorti della società.

Ruolo di massimo cellino nella crisi

Cellino ha rappresentato una figura centrale in questa fase, impegnandosi a mantenere attiva la società, anche se con risultati limitati. Le scelte economiche e gestionali di questi anni non hanno evitato la crisi attuale, che ha portato alla perdita della licenza nazionale e al blocco della partecipazione ai campionati.

Storia e prestigio del brescia calcio tra serie a e grandi giocatori

Il Brescia calcio vanta una storia centenaria nel calcio italiano, essendo stato fondato nel 1911. Ha militato per 23 stagioni in serie a, l’ultima nel campionato 2019-20. Il miglior piazzamento in massima serie resta l’ottavo posto raggiunto nella stagione 2000-2001. Gli appassionati ricordano diversi nomi importanti che hanno vestito la maglia bianco-azzurra. Tra i più celebri, spiccano campioni come Roberto Baggio, la cui classe ha lasciato un segno indelebile, e Andrea Pirlo, che si è formato proprio nel Brescia nei primi anni di carriera. Altri grandi nomi includono Alessandro Altobelli e Luca Toni, giocatori che hanno dato lustro alla squadra in anni recenti. La presenza di Pep Guardiola nel club rappresenta un momento particolare: l’attuale allenatore di fama internazionale è stato giocatore del Brescia nelle sue stagioni italiane.

L’eredità sportiva a confronto con la crisi attuale

Questa eredità sportiva si confronta ora con l’emergenza finanziaria e le difficoltà gestionali. La perdita dello status professionistico è un colpo pesante per una società con un tale passato. L’impatto della decisione della FIGC si misura non solo a livello economico, ma anche nell’identità stessa del club e della città di Brescia, legata da decenni alle vicende sportive della squadra.

Le prossime settimane saranno decisive per il futuro del Brescia calcio, con il club che dovrà delineare un percorso di rilancio o riorganizzazione fuori dai campionati professionistici. Lo scenario che si apre richiede scelte immediate da parte degli organi dirigenziali e una netta inversione di rotta rispetto alla gestione attuale.

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