L’importo, massimo di 800 euro/mese, è erogato per sei mesi e la domanda va presentata entro il 31 ottobre. Tutti i dettagli
È essenziale rispettare le scadenze per non perdere il diritto al beneficio, dato che l’INPS non ammette richieste tardive. Grazie a questo bonus, i lavoratori possono ottenere un sostegno fondamentale in un periodo di crisi, contribuendo a stabilizzare la propria situazione economica e a pianificare un futuro più sereno.
Il bonus ISCRO, conosciuto anche come Bonus Partite IVA, rappresenta un importante strumento di supporto per i lavoratori autonomi in difficoltà economica. A partire dal 1° gennaio 2024, questo incentivo ha assunto una dimensione strutturale grazie alla Legge di Bilancio 2024, che ne ha confermato la validità oltre il periodo inizialmente previsto, il triennio 2021-2023. Questo cambiamento non solo garantisce continuità nell’assistenza ai liberi professionisti, ma riconosce anche le sfide quotidiane che affrontano nel loro lavoro.
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A chi è rivolto il bonus ISCRO
Il bonus ISCRO è specificamente destinato ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS, con l’obiettivo di offrire un aiuto concreto a chi ha visto diminuire il proprio reddito a causa di circostanze avverse. Per accedere a questo beneficio, è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali:

- Assenza di pensione diretta: Il richiedente non deve essere titolare di un trattamento pensionistico diretto, per garantire che il bonus sia realmente destinato a chi ha bisogno di supporto economico.
- Esclusione dall’Assegno di Inclusione: Chi percepisce l’Assegno di Inclusione non può richiedere il bonus ISCRO, evitando sovrapposizioni di aiuti economici.
- Reddito da lavoro autonomo: È necessario aver dichiarato, nell’anno precedente alla domanda, un reddito da lavoro autonomo inferiore al 70% della media dei redditi dei due anni precedenti, per identificare i soggetti realmente in difficoltà.
- Soglia di reddito: Il reddito non deve superare i 12.000 euro, soglia che viene aggiornata annualmente in base all’indice ISTAT.
- Regolarità nei contributi: È cruciale essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali obbligatori, sottolineando l’importanza della contribuzione al sistema previdenziale.
- Esperienza professionale: Infine, il richiedente deve avere la partita IVA attiva da almeno tre anni per l’attività che ha determinato l’iscrizione alla Gestione Separata INPS, assicurando che il bonus venga erogato a professionisti con una certa stabilità lavorativa.
L’indennità ISCRO è erogata per un massimo di sei mesi, con un importo mensile che si basa sul 25% della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati nei due anni precedenti l’anno della domanda. È importante notare che questo importo non può essere inferiore a 250 euro né superiore a 800 euro al mese. Questa struttura è stata concepita per garantire un sostegno sufficiente a coprire le necessità basilari dei lavoratori autonomi, favorendo una ripresa economica sostenibile.
Per accedere all’ISCRO, è necessario presentare la domanda in modalità telematica entro il 31 ottobre di ogni anno. I canali disponibili sono diversi, permettendo un accesso facilitato al servizio:
- Sito dell’INPS: I richiedenti possono utilizzare il portale ufficiale dell’INPS, accedendo con credenziali SPID, CIE o CNS.
- Contact Center INPS: È possibile contattare il numero verde 803164 da rete fissa o il numero 06164164 da rete mobile per ricevere assistenza.
- Patronati: I patronati abilitati possono fornire supporto nella presentazione della domanda, garantendo una maggiore sicurezza nel processo.