I recenti dati pubblicati nel rapporto “Uno su dodici. L’Italia in affitto breve”, realizzato da Federconsumatori, Isscom e Sunia, delineano un quadro grave per il mercato degli affitti a Bologna. La città emiliana ha toccato il primato europeo per l’aumento dei prezzi delle locazioni, con un’impennata del 20,2% rispetto all’anno scorso per l’affitto di un monolocale. Questo fenomeno si inserisce in un contesto in cui molti cittadini si trovano a fare i conti con problematiche di accesso agli alloggi e un mercato immobiliare tradizionale sempre più bloccato.
Aumento vertiginoso degli affitti
Nel corso dell’ultimo anno, Bologna ha registrato un aumento delle tariffe di affitto che ha superato anche quello di città come Parigi, dove si è assistito a un incremento del 18,3%. Le statistiche rivelano che più di 4.000 appartamenti sono attualmente destinati ad affitti turistici, contribuendo a ridurre la disponibilità di unità abitative per la popolazione residente, in particolare per gli studenti universitari che faticano a trovare un alloggio adeguato.
Questo scenario critico è ulteriormente aggravato da una crescente inflazione dei prezzi delle locazioni, che spinge sempre più famiglie e giovani lavoratori a cercare soluzioni abitative al di fuori della città, impoverendo il panorama sociale e impedendo la stabilità economica di Bologna.
Proposte per una gestione sostenibile
In risposta a questa emergenza, il Comune di Bologna supporta l’iniziativa “Alta Tensione Abitativa”, un collettivo composto da giuristi, urbanisti e architetti, che ha presentato una proposta di legge per regolare gli affitti brevi turistici. L’idea è di utilizzare un sistema di zonizzazione per rilasciare licenze agli affitti brevi, con l’obiettivo di bilanciare le esigenze turistiche con quelle abitative della popolazione residente.
Le attuali statistiche mostrano una grave carenza di regolarità nel settore: il monitoraggio condotto su 90 appartamenti ha rivelato che il 52% non è in regola con il codice identificativo nazionale e solo il 2% dispone di estintori e segnalatori di gas. Questi dati evidenziano la necessità di interventi urgenti per garantire standard di sicurezza e legalità nel mercato degli affitti.
Licenze e futuro dell’abitare
La valorizzazione del diritto all’abitare e la riduzione delle disuguaglianze rappresentano obiettivi fondamentali secondo Michele Bulgarelli, segretario generale della CGIL di Bologna. Per risolvere queste problematiche, è essenziale attuare politiche che favoriscano l’accesso a un affitto dignitoso, come l’istituzione di un’agenzia metropolitana per l’affitto e fondi sociali per l’abitazione.
Il coinvolgimento delle imprese locali si rivela cruciale in questo contesto: incentivare la collaborazione tra il settore pubblico e privato è una strada da seguire per affrontare concretamente l’emergenza abitativa. In questo modo, Bologna avrebbe l’opportunità di offrire ai giovani che scelgono di trasferirsi nella città una risposta più solida e sostenibile alle loro esigenze abitative, garantendo una maggiore equità sociale e un futuro migliore per tutti.