Nelle ultime settimane, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli lungo la strada consolare braccianese, a ridosso della zona di tramontana. Il motivo è la presenza segnalata di spacciatori e acquirenti di sostanze stupefacenti nell’area boschiva tra civitavecchia e allumiere. L’intervento ha coinvolto anche un elicottero e unità cinofile, per contrastare un fenomeno che si sta radicando nelle campagne circostanti i centri urbani.
Controlli su braccianese per fermare spacciatori e assuntori
Il commissariato di civitavecchia ha organizzato un appostamento mirato lungo la consolare braccianese claudia, una via frequentata da chi cerca di evitare i controlli cittadini. Durante questo intervento, due persone sono state sorprese con dosi di droga appena acquistate, occultate nell’auto. La scoperta ha spinto la polizia ad estendere l’azione ai dintorni del tiro a segno dei sassicari, una zona nota come vecchia braccianese che porta al complesso militare di santa lucia.
I due soggetti fermati sono stati segnalati alla prefettura come consumatori di droghe. A quel punto è partita una più ampia bonifica dell’area con l’obiettivo di individuare e impedire nuove attività di spaccio. Oltre alle pattuglie, è intervenuto l’elicottero per perlustrare dall’alto e hanno operato cani poliziotto per scovare nascondigli di sostanze o materiale per confezionamento. Le tracce raccolte sul posto hanno confermato la presenza di pusher, probabilmente di origine straniera, come ipotizzato dalle forze dell’ordine in base ai riscontri ottenuti lungo viale della vittoria.
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Lo spaccio in zone isolate fuori centro abitato, fenomeno in crescita
Si nota una tendenza crescente da parte degli spacciatori a spostarsi nelle campagne, lontano dal centro di civitavecchia. Le telecamere di videosorveglianza urbane, molte private oltre che pubbliche, limitano le possibilità di agire nelle vie più frequentate. Per questo scelgono aree più isolate, come boschi e strade di campagna, dove i controlli sono meno sistematici e quindi rischiano meno di essere scoperti.
In questo scenario la braccianese, soprattutto nei tratti meno urbanizzati, diventa un punto critico. Qui i pusher possono vendere droga con meno timori di interventi immediati delle forze dell’ordine. I clienti si recano approfittando della scarsa presenza di testimoni o passanti, creando una zona franca per lo spaccio.
Interventi passati e reazioni delle forze dell’ordine
Non si tratta del primo intervento di questo tipo sull’area della braccianese nei dintorni di civitavecchia. Alla fine del 2024, la polizia aveva effettuato un’operazione simile che ha portato all’arresto di uno spacciatore pericoloso. L’uomo aveva minacciato con un machete fungaroli, persone comuni impegnate nella raccolta di funghi, perché disturbavano i suoi affari illegali. Persino le forze dell’ordine erano state minacciate durante il tentativo di fermarlo.
In quella circostanza, la polizia aveva trovato materiali per confezionare le dosi, soldi contanti e strumenti per passare la notte all’aperto, a dimostrazione della permanenza dello spacciatore in zona. Diversi assuntori erano stati fermati lungo la consolare, confermando che l’area è utilizzata come punto di riferimento per la vendita di stupefacenti.
Lo spaccio mette alla prova l’ordine pubblico nelle zone boschive
Il fenomeno dello spaccio in zone isolate continua a mettere alla prova la capacità dell’ordine pubblico di controllare il territorio, con interventi che si concentrano sulle aree boschive dove è più facile nascondersi e agire in modo nascosto.