Blitz della Guardia di Finanza a Civitanova Marche: sequestrati 600 kg di pesce illegale

Blitz della Guardia di Finanza a Civitanova Marche: sequestrati 600 kg di pesce illegale

Operazione della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera nel porto di Civitanova Marche: sequestrati 600 kg di pesce illegale, sanzionato il conducente e avviato lo smaltimento del prodotto non idoneo.
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Blitz della Guardia di Finanza a Civitanova Marche: sequestrati 600 kg di pesce illegale - Gaeta.it

Una recente operazione di controllo condotta dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza e dalla Direzione Marittima di Ancona ha messo in luce un commercio illecito di prodotto ittico nel porto di Civitanova Marche, in provincia di Macerata. Le forze dell’ordine, affiancate dai militari della Guardia Costiera, hanno effettuato un intervento mirato per verificare la regolarità delle operazioni di sbarco del pescato, che hanno portato a risultati significativi in termini di sequestri e sanzioni.

Operazione di polizia ittica nel porto

L’operazione si è focalizzata sul monitoraggio delle attività di sbarco del pesce dalle unità da pesca professionali. Grazie a un approccio strategico che ha incluso appostamenti anche notturni, i finanzieri hanno potuto identificare un sistema di commercio parallelo che aveva eluso i canali ufficiali. Tale sistema ha consentito a soggetti senza scrupoli di acquistare il pescato a prezzi ribassati, creando così un danno economico agli operatori del settore rispettosi delle norme.

L’azione ha portato al sequestro di 600 kg di pesce, che erano stati trattenuti senza le informazioni necessarie riguardo tracciabilità ed etichettatura, requisiti fondamentali per garantire la sicurezza alimentare. Questi controlli non sono solo fondamentali per proteggere la salute dei consumatori, ma anche per mantenere un mercato equo, tutelando gli operatori onesti.

Scoperta del commercio illecito e arresto del conducente

Durante l’operazione, i militari hanno monitorato attentamente le diverse fasi dello sbarco e le successive contrattazioni. È emerso, in particolare, che il pescato veniva dirottato verso canali di distribuzione non autorizzati, facilitato dalla complicità di alcuni individui. Un elemento chiave dell’intervento è stato l’osservazione di un furgone isotermico che operava nei pressi del mercato ittico.

L’analisi del comportamento del conducente del veicolo ha portato all’identificazione di pratiche fraudolente, mentre il furgone era già in procinto di lasciare la Regione con il carico di pesce illegalmente acquistato. Le pattuglie della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera hanno quindi messo in atto un’azione tempestiva, riuscendo a fermare il mezzo in autostrada.

Conseguenze del blitz: sanzioni e smaltimento del pescato

All’interno del furgone, le forze dell’ordine hanno trovato i 600 kg di prodotto ittico, tutti privi della documentazione necessaria a garantire la loro provenienza. Il conducente è stato immediatamente sanzionato con una multa di 1.500 euro, riflettendo la gravità delle infrazioni riscontrate. Contemporaneamente, il pescato sequestrato è stato dichiarato non idoneo al consumo dal personale dell’AST Marche e quindi avviato a smaltimento da un’impresa autorizzata.

Questo tipo di operazioni non rappresentano solo un metodo per contrastare la vendita di prodotti ittici di bassa qualità, ma sono anche essenziali per preservare il mercato legale. Attraverso attività sinergiche tra le diverse autorità competenti, si mira a proteggere la salute pubblica e garantire che solo i prodotti conformi agli standard di sicurezza possano raggiungere i consumatori. La lotta contro il commercio illegale continua a essere una priorità per le forze dell’ordine, per tutelare tanto i consumatori quanto gli operatori del settore che seguono i processi legali.

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