Blitz contro il degrado urbano a Roma: rimosse le keybox nel rione Monti

Blitz contro il degrado urbano a Roma: rimosse le keybox nel rione Monti

Inizia la riqualificazione urbana nel rione Monti di Roma con la rimozione delle keybox, mirata a migliorare sicurezza e decoro nella storica area, coinvolgendo autorità locali e cittadini.
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Blitz contro il degrado urbano a Roma: rimosse le keybox nel rione Monti - Gaeta.it

L’operazione di riqualificazione urbana è finalmente iniziata nel rione Monti di Roma, un’iniziativa promossa da Roma Capitale in collaborazione con il Municipio I. Questa azione mira a rimuovere le keybox, scatolette blindate utilizzate dai proprietari di strutture ricettive per custodire le chiavi delle abitazioni in attesa dell’arrivo degli ospiti. La decisione è stata presa per affrontare il crescente degrado e garantire una maggiore sicurezza nella storica area della Capitale.

Obiettivi dell’operazione nel rione Monti

L’iniziativa del Comune di Roma si colloca in un contesto più ampio di affrontare le problematiche legate al degrado urbano, un tema cruciale per la città che accoglie milioni di turisti ogni anno. Nel rione Monti, famoso per le sue strade acciottolate e la sua atmosfera vivace, la presenza delle keybox era diventata un punto critico. Questi dispositivi, sebbene utili per la gestione delle chiavi, sollevano interrogativi sulla sicurezza e sull’ordine pubblico. La creazione di un ambiente più sicuro e decoroso per residenti e visitatori è l’obiettivo principale di questa operazione.

L’assessore al Turismo, Alessandro Onorato, e la presidente del Municipio I, Lorenza Bonaccorsi, sono i principali promotori di questa iniziativa. L’operazione di oggi ha visto la rimozione delle prime keybox, un’azione fondamentale nel percorso di riqualificazione della zona. Il blitz ha mobilitato anche la Polizia di Roma Capitale, dimostrando un impegno congiunto tra le autorità locali e le forze dell’ordine.

La task force e il piano di rimozione

La task force di rimozione è composta da 15 agenti, il cui compito è quello di procedere scrupolosamente portando avanti la rimozione delle keybox in tutta la città. Si stima che il ritmo di rimozione possa raggiungere le 200 keybox al giorno, un dato significativo che evidenzia la determinazione delle autorità nel contrastare il degrado urbano. Questa operazione non si ferma al solo rione Monti; al contrario, è un piano ambizioso che coinvolgerà ogni quadrante della Capitale.

Oltre alla rimozione fisica delle keybox, il Campidoglio ha messo in piedi un sistema di segnalazione utile ai cittadini. È stata istituita una mail, taskforce.polizialocale@comune.roma.it, a cui i residenti possono inviare le loro segnalazioni riguardanti altre keybox o problematiche simili presenti nel territorio. Questo approccio proattivo non solo coinvolge la comunità, ma offre anche una possibilità di dialogo tra cittadini e amministrazione.

La situazione delle strutture extralberghiere a Roma

Roma ospita circa 34mila strutture extralberghiere, e la diffusione delle keybox è in costante crescita. Questi dispositivi sono stati adottati da molti proprietari per facilitare la gestione dei check-in e dei check-out, tuttavia, la loro proliferazione ha sollevato preoccupazioni legate alla sicurezza. Già il Viminale ha espresso la sua contrarietà a queste scatolette, sottolineando come possano rappresentare un rischio per la sicurezza pubblica.

La decisione di rimuovere le keybox si inserisce quindi in una strategia più ampia di riqualificazione e sicurezza urbana, che mira a trovare un equilibrio tra l’accoglienza turistica e il benessere dei cittadini. Poiché Roma continua a rappresentare una delle mete turistiche più ambite al mondo, è fondamentale che la gestione delle strutture ricettive avvenga in modo organizzato e sicuro, per garantire un’esperienza positiva sia per i visitatori che per i residenti.

Questo blitz rappresenta un passo significativo verso la costruzione di un ambiente urbano più ordinato e sicuro, che possa riflettere meglio la bellezza e la cultura di Roma.

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