Bio Tour a Grottaferrata: un viaggio tra vino biologico e sostenibilità sociale

Bio Tour a Grottaferrata: un viaggio tra vino biologico e sostenibilità sociale

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Bio Tour a Grottaferrata: un viaggio tra vino biologico e sostenibilità sociale - Fonte: Agenfood | Gaeta.it

Il Bio Tour di Grottaferrata, svoltosi il 14 settembre, segna una tappa decisiva nella diffusione del metodo agricolo biologico in Italia. Questo evento, realizzato attraverso il progetto BEING ORGANIC in EU, mirava a promuovere la conoscenza del vino biologico e a rafforzare il legame tra agricoltura, sostenibilità e inclusione sociale. Grazie alla collaborazione di FederBio, Naturland e al cofinanziamento dell’Unione Europea, il tour si propone di far comprendere l’importanza delle filiere biologiche e la loro rilevanza economica e sociale.

L’importanza del bio tour e il tema del vino biologico

Un percorso significativo

Il Bio Tour ha preso avvio presso l’azienda agricola Capodarco di Grottaferrata, nota per la sua tradizione nella produzione di vino. Questo evento non rappresenta solo un’occasione per degustare il vino biologico, ma anche un modo per avvicinare i cittadini al mondo dell’agricoltura sostenibile, allineandosi con la strategia europea “Farm to Fork”. Quest’ultima punta a far crescere la percentuale di terreni biologici in Europa fino al 25% entro il 2030 e il Bio Tour è il primo passo verso questo obiettivo. La presenza del conduttore Massimiliano Ossini come testimonial aggiunge un tocco di prestigio e attenzione sui temi ambientali, rendendo il messaggio ancora più incisivo.

Un viaggio tra natura e tradizione

Durante il tour, i partecipanti hanno potuto scoprire le pratiche agricole adottate all’interno dei vigneti di Capodarco, che si estendono su 12 ettari. La vendemmia è effettuata manualmente, seguendo metodi tradizionali che rispettano l’ambiente e favoriscono la qualità del prodotto. Le uve vengono raccolte solo nelle ore più fresche della giornata, un accorgimento volto a garantire il benessere dei raccoglitori e a mantenere intatte le proprietà delle uve, evitando la fermentazione indesiderata. Tale attenzione per i dettagli non fa solo bene alla qualità dei vini ma rappresenta anche un modello di agricoltura consapevole e sostenibile.

Agricoltura sociale e inclusione a Capodarco

Un modello innovativo

Capodarco non è solo un’azienda produttrice di vino biologico; è anche un esempio di agricoltura sociale. Fondata nel 1978 dall’ispirazione di Don Franco Monterubbianesi, l’azienda si distingue per l’inclusione di persone con disabilità fisiche e mentali, nonché immigrati e persone a rischio di esclusione sociale. Questo modello rappresenta un approccio innovativo che considera il valore umano parte integrante del processo produttivo, dimostrando come l’agricoltura possa essere non solo un’attività economica, ma anche un mezzo per favorire l’inclusione sociale e il rispetto dell’ambiente.

Un messaggio che viaggia con il vino

Il vino prodotto a Capodarco diventa così il simbolo di una comunità che promuove sia l’agricoltura biologica che l’inclusione sociale. Le varietà di uve coltivate, tra cui Malvasia del Lazio, Trebbiano e i rossi Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot, sono emblematiche del territorio dei Castelli Romani. Il suolo fertile, influenzato dalla presenza del mare e dal vulcano di Monte Cavo, contribuisce a dare ai vini una mineralità unica e una sapidità distintiva. Ogni bottiglia racconta una storia di impegno, dedizione e sostenibilità.

Il progetto BEING ORGANIC in EU e il futuro dell’agricoltura biologica

Obiettivi del progetto

Il progetto BEING ORGANIC in EU ha l’intento di migliorare la percezione e il consumo dei prodotti biologici, specialmente in Italia e Germania. Ai sensi del regolamento UE n.1144/2014, le iniziative promosse mirano a sostenere un’agricoltura sostenibile conforme al “Green Deal Europeo” e alle strategie “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”. Con una serie di attività e eventi, questo progetto intende portare alla luce le caratteristiche virtuose della produzione biologica europea, dalla qualità del prodotto alla sostenibilità ecologica.

Verso un’agricoltura etica e salutare

L’iniziativa si configura come un motore per un cambiamento nelle abitudini alimentari degli europei. Sottolineando l’importanza del biologico, si cerca di costruire un sistema alimentare più etico, salutare e resiliente. Con un focus sulle filiere corte e sulla trasparenza nella produzione, il progetto rappresenta un passo verso un futuro in cui il rispetto dell’ambiente e il benessere umano si intrecciano sinergicamente.

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