Bigmama al festival di Giffoni tra musica, riflessioni e polemiche recenti

Bigmama al festival di Giffoni tra musica, riflessioni e polemiche recenti

Bigmama a Giffoni Valle Piana affronta temi come discriminazione, libertà di espressione e patriarcato, difende Marco Mengoni e condivide la sua esperienza personale tra rabbia, vulnerabilità e impegno sociale.
Bigmama Al Festival Di Giffoni Bigmama Al Festival Di Giffoni
Bigmama ha partecipato al festival di Giffoni, confrontandosi con i giovani su temi come empatia, libertà di espressione, discriminazione e lotta al patriarcato, condividendo anche riflessioni personali su rabbia, vulnerabilità e il ruolo dell’arte nella società. - Gaeta.it

Bigmama è arrivata a Giffoni Valle Piana, Salerno, per incontrare i giovani giurati della kermesse in corso, portando la sua musica e le sue opinioni su temi attuali. La cantante, nota per la sua schiettezza, ha partecipato a una serie di incontri e interviste, condividendo esperienze personali e rispondendo a domande sulle polemiche che hanno animato l’ultimo periodo. Durante l’evento ha parlato del tema principale del festival, “diventare umani”, e di questioni che attraversano la società contemporanea, toccando argomenti come la discriminazione, la rabbia e la libertà di espressione nel mondo dello spettacolo.

Il festival di giffoni e il valore del tema “diventare umani”

Il festival di Giffoni dedica un’attenzione particolare alle nuove generazioni, invitandole a riflettere su cosa significa davvero essere umani oggi. Bigmama ha illustrato come questo concetto si scontri con un clima sociale segnato dall’aumento dell’odio e dall’intolleranza. Ha sottolineato che, nonostante la politica mondiale sembri puntare su questo sentimento negativo, si percepisce anche una resistenza da parte dei giovani, che partecipano ai laboratori con grande energia. Per lei è fondamentale che le nuove generazioni sviluppino empatia, soprattutto attraverso l’educazione in famiglia. Ha messo in evidenza l’importanza di insegnare ai bambini, in particolare a quelli di sesso maschile, che esprimere emozioni non è un segno di debolezza.

Il patriarcato e l’educazione emotiva

Bigmama ha toccato il tema radicato del patriarcato e come questo influenzi l’educazione dei bambini, portandoli a replicare comportamenti spesso violenti o chiusi all’ascolto. Allo stesso tempo, ha evidenziato che ogni bambino, indipendentemente dal genere, merita sostegno e comprensione. I genitori e le figure adulte sono chiamati a intervenire per opporsi a modelli negativi e per accompagnare i più giovani verso una crescita emotiva più sana. Il suo discorso ha puntato a creare consapevolezza sul fatto che la società attuale spesso incita a mascherare sentimenti e a seguire stereotipi rigidi, passando sopra al bisogno autentico di esprimersi.

Bigmama e la questione del corsetto di marco mengoni, un simbolo di libertà artistica

Durante l’incontro, è tornata a parlare della polemica sul corsetto indossato da Marco Mengoni nei suoi concerti, tema che ha attraversato i media italiani negli ultimi giorni. Bigmama ha espresso ammirazione per la performance di Mengoni, definendola potente e originale. Ha respinto le critiche come frutto di un clima sociale dove “l’odio è tornato di moda” e ha difeso il diritto di ogni artista di esprimersi liberamente attraverso il proprio stile, compresi abiti e accessori apparentemente insoliti o provocatori.

La cantante ha fatto un paragone tra il ritorno a discorsi negativi e il recente passato segnato da un movimento contrario, come la body positivity e le battaglie contro il bullismo. Secondo lei, adesso si è tornati a una stagione dove criticare e odiare sembra quasi una tendenza accettata, soprattutto sui social. Ha concluso con ironia affermando che chi critica si rifugi in casa con abiti meno appariscenti. Sul tema dell’espressione artistica, Bigmama ha ribadito che la libertà di scegliere come mostrarsi è fondamentale e che nessuna persona dovrebbe sentirsi giudicata per questo.

L’impatto del suo lavoro contro la discriminazione e le difficoltà nel farsi ascoltare

Bigmama ha raccontato il proprio impegno a sostegno dei diritti e contro la discriminazione, sottolineando come il percorso sia al contempo motivante e faticoso. Nonostante la portata ristretta del suo messaggio in un mondo ampio e complesso, riconosce come il suo contributo, soprattutto attraverso la musica, riesca a raggiungere tante persone. I suoi testi hanno sempre un carattere deciso e spesso affrontano temi scomodi o delicati, per esprimere rabbia o denunciare ingiustizie.

Ha spiegato che oltre alla musica si impegna anche nelle collaborazioni con marchi e in incontri con ragazzini, cercando di lasciare un segno su argomenti come il corpo, la sessualità e l’accettazione di sé in contesti che spesso si mostrano ostili. È molto attenta a rivolgersi soprattutto ai giovani che affrontano momenti di difficoltà personale, offrendo supporto con parole semplici e dirette. Al tempo stesso ammette che spesso si scontra con chi rifiuta di ascoltare o travisa ciò che dice, facendole pesare questa resistenza.

Ha ringraziato in modo particolare attiviste e amici che continuano a mettere in luce nuove realtà e a smontare pregiudizi. Bigmama fa del suo meglio per mantenere un tono chiaro e diretto, usando la musica come strumento per comunicare rabbia, speranza e bisogno di cambiamento.

Vulnerabilità e confronto con il passato: bigmama tra fragilità e resistenza

Marianna Mammone, in arte Bigmama, ha spiegato di sentirsi spesso fragile, nonostante l’immagine forte che dà sul palco. La sua storia personale è segnata dal bullismo subito da bambina, una ferita aperta che ancora modella le sue reazioni e il rapporto con l’odio online. Ha ammesso di essere sensibilissima agli attacchi ricevuti sui social e ha intrapreso un percorso terapeutico per preservare la sua salute mentale.

Questa vulnerabilità viene però vissuta anche come un ponte verso chi la ascolta, creando empatia e senso di condivisione. Bigmama riconosce che non ha bisogno di mostrarsi eroica o invincibile, ma solo autentica, con tutte le sue debolezze e fragilità. Questo aiuta molte persone a sentirsi meno sole, specialmente chi si ritrova in esperienze dolorose. La cantante si definisce una persona normale, che scrive canzoni e parla perché sente il bisogno di farlo, e che quando non ha nulla da dire preferisce il silenzio.

La rabbia nel tempo: dalla gestione personale alla sua trasformazione nella musica

La rabbia è un sentimento che Bigmama ha affrontato con intensità e in modi diversi nel corso della sua vita. Da giovane la sua rabbia si rivolgeva soprattutto verso se stessa, portandola a isolarsi e a mettere a rischio il proprio benessere. Oggi la vive in modo più distaccato, senza permettere che comprometta la sua realtà. Ha sottolineato che provare rabbia è normale e universale, ma conta indirizzarla con equilibrio, evitando che diventi distruttiva.

Il brano “la rabbia non ti basta”, portato a Sanremo, incarna questo cambiamento e rappresenta un messaggio importante di accettazione e forza interiore. Per Bigmama quella canzone ha rappresentato anche un modo per prendersi cura di quella bambina che aveva sofferto e ora riceve una carezza simbolica. Nonostante i passi avanti fatti nella sua carriera, ha constatato che molte persone preferiscono ancora un’immagine di vittima fragile piuttosto che quella di donna consapevole e libera. Quel contrasto, emerso anche dalla reazione a un suo look più audace, ha confermato la necessità di continuare a impegnarsi per la libertà personale.

Televisione, spettacoli e la questione kiss-cam: il punto di bigmama

Bigmama ha raccontato di sentirsi a suo agio nel mettersi in gioco, anche fuori dalla musica, accettando proposte televisive che le permettano di uscire dalla routine. Ama la spontaneità e apprezza chi le dà la possibilità di esprimersi senza forzature. Vuole mantenere la sua autenticità anche in questi contesti, senza perdere il suo modo di comunicare diretto.

Ha toccato infine il tema caldo della kiss-cam ai concerti, oggetto di polemiche e richieste di vietarla da parte del Codacons. Secondo Bigmama baciarsi liberamente durante i suoi concerti è permesso, ma ha evidenziato come il problema stia nell’uso smodato dei video e delle riprese che possono poi diffondere momenti privati, rovinando vite altrui. La kiss-cam è bella e romantica sulla carta, ma se si trasforma in un’occasione per mettere in mostra situazioni delicate senza consenso, perde il suo senso e può creare problemi seri.

Ha ribadito che oggi ogni persona dovrebbe firmare una liberatoria prima di partecipare a spettacoli con queste modalità, ma spesso questo non avviene. La questione rimane aperta, con molti aspetti che la rendono complessa e senza una risposta facile.

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