L’artista colombiana Bastardilla, nota a livello internazionale per i suoi murales in molte città del mondo, arriva per la prima volta in Italia con una mostra dedicata alla sua produzione su carta. L’esposizione si svolge a Modena e offre una selezione di lavori che raccontano la sua poetica visiva e le tematiche sociali a cui è legata. I visitatori possono così esplorare un aspetto diverso della sua arte, meno monumentale ma altrettanto intenso.
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L’evento, curato da Andrea Losavio, prende il via sabato 24 maggio nella sala del leccio di Modena. Qui rimane visitabile fino all’1 giugno, per poi trasferirsi negli ambienti dello studio fotografico Rolando Paolo Guerzoni, dove rimane aperta fino al 6 luglio. La scelta di queste due sedi crea un percorso che guida il pubblico in spazi raccolti e intimi, diversi dalle superfici urbane che usualmente ospitano i murales di Bastardilla.
L’esposizione raccoglie una selezione di disegni su carta che raccontano la produzione “indoor” dell’artista, un complemento al suo lavoro murale. L’impatto visivo resta forte, con opere realizzate spesso in bianco e nero o in contrasti cromatici particolari. I temi affrontati, oltre che nell’aspetto estetico, mantengono le radici nell’attenzione per questioni sociali, ambientali e culturali.
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Nata in Colombia, Bastardilla ha costruito la sua carriera nei centri urbani sudamericani, europei e oltre, trasformando muri e spazi pubblici in tele a cielo aperto. Le sue opere si distinguono per il segno unico e la capacità di mescolare simbologia e narrazione, affrontando sempre temi legati a giustizia sociale, femminismo, tutela dell’ambiente e contro il colonialismo.
Anche i disegni esposti a Modena riflettono questa attenzione. La figura umana, specialmente femminile, non spicca mai da sola, ma si fonde nell’insieme creando mondi surreali e sospesi, che invitano a una riflessione più profonda. I lavori su carta, spesso realizzati con china bianca su sfondo nero, mostrano equilibrio tra grazia e forza visiva.
Il legame di bastardilla con modena attraverso i murales
Modena ha ospitato numerosi interventi su muri e spazi pubblici realizzati da Bastardilla nel corso degli anni. Tra questi, il vecchio palasport e il sottopasso ferroviario di via Cialdini, nato in collaborazione con l’artista Ericailcane. Altri luoghi importanti sono la polisportiva San Faustino, la sede dell’associazione “Insieme a Noi” e il centro sociale “Gatta Nera”.
L’ultimo murale è stato realizzato nel settembre 2023 presso la scuola Lanfranco, un’opera che vuole essere un simbolo rivolto ai giovani e alla loro crescita. Ogni murale racconta una storia diversa, legata al territorio ma aperta ai grandi temi globali che Bastardilla affronta da sempre.
“hasta ahí los puedo decir”: un progetto grafico nell’amazzonia
Oltre alle mostre e ai murales, Bastardilla ha partecipato a progetti collettivi molto importanti. Tra questi spicca “Hasta ahí los puedo decir”, ideato insieme a Ericailcane e Hitnes, presentato nel 2020 durante il DIG Festival. Si tratta di un diario grafico nato dall’esperienza vissuta in un villaggio amazzonico.
Questo lavoro accompagna il racconto visivo a un viaggio dentro culture e realtà spesso ignorate, mettendo in luce storie di popolazioni indigene e temi legati alla salvaguardia ambientale. Il progetto è espressione diretta dell’impegno di Bastardilla nel coniugare arte e testimonianza sociale, un filo conduttore che attraversa tutta la sua produzione.