Basilicata, proposta legge per contrastare il randagismo e proteggere gli animali d’affezione

Basilicata, proposta legge per contrastare il randagismo e proteggere gli animali d’affezione

La proposta di legge delle consigliere Alessia Araneo e Viviana Verri in Basilicata mira a rafforzare la tutela degli animali randagi e da compagnia, migliorando risorse, controlli e collaborazione con il volontariato.
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Le consigliere regionali M5S Araneo e Verri hanno presentato una proposta di legge in Basilicata per migliorare la gestione degli animali randagi, rafforzare la tutela degli animali da compagnia e supportare il volontariato, con maggiori risorse e controlli più efficaci. - Gaeta.it

La gestione degli animali randagi e la tutela degli animali da compagnia in Basilicata sono al centro di una nuova proposta di legge presentata dalle consigliere regionali del movimento 5 stelle, Alessia Araneo e Viviana Verri. L’iniziativa, illustrata durante una conferenza stampa, mira a modificare e migliorare la normativa vigente, la legge numero 46 del 2018, intervenendo su diverse criticità riscontrate nell’applicazione pratica delle disposizioni. Il disegno di legge punta a rafforzare le misure contro il randagismo, definire con maggiore precisione compiti e responsabilità degli enti locali, e supportare concretamente le attività di volontariato dedicate alla tutela animale.

Obiettivi principali della proposta di legge contro il randagismo

Le consigliere Araneo e Verri hanno spiegato come si voglia attribuire agli animali d’affezione un riconoscimento giuridico esplicito, definendoli soggetti titolari di diritti. Questo passaggio rappresenta un cambiamento importante rispetto al quadro normativo precedente. Il testo predisposto prevede che i Comuni ricevano maggiori risorse finanziarie per affrontare il fenomeno del randagismo con strumenti più adeguati. La gestione degli animali, infatti, richiede fondi per strutture, controlli e interventi di contenimento.

Un altro elemento fondamentale è la chiarezza nella suddivisione delle competenze tra Comuni e aziende sanitarie locali. Attualmente questa distinzione risulta in alcuni casi confusa, rendendo più difficile organizzare interventi tempestivi ed efficaci come la sterilizzazione o le adozioni. La proposta punta così a semplificare le procedure burocratiche, velocizzando le operazioni che coinvolgono animali randagi o in cerca di casa.

Ruolo delle associazioni di volontariato e tutela delle colonie feline

Nel disegno di legge è prevista una collaborazione più stretta tra istituzioni e associazioni animaliste. Le consigliere hanno sottolineato l’importanza di riconoscere ufficialmente l’attività dei volontari, attraverso la creazione di un albo comunale delle persone e dei gruppi impegnati sul territorio. Questo consentirà di valorizzare il loro lavoro, spesso decisivo per il benessere e la salute degli animali.

La tutela delle colonie feline è un punto specifico. Le micie che vivono in questi gruppi spontanei richiedono controlli sanitari mirati e la garanzia che nessun danno venga arrecato loro. La proposta prevede una protezione rafforzata per queste comunità feline, considerandole una componente importante della realtà urbana e rurale e ponendo attenzione a interventi rispettosi e controllati.

Controlli più stringenti e sostegno economico ai comuni

Per limitare la diffusione degli animali randagi e prevenire incidenti o situazioni di degrado, la nuova normativa applicherà controlli rafforzati. Le consigliere hanno sollecitato una più rigida vigilanza sul territorio, per bloccare possibili abbandoni o incurie. Incrementare i contributi economici permette ai Comuni di disporre di risorse adeguate per il mantenimento e la cura degli animali presenti nelle strutture pubbliche.

Il testo della proposta sottolinea il legame tra tutela animale e sicurezza delle comunità. Randagismo e maltrattamenti non toccano solo il benessere degli animali stessi, ma coinvolgono anche aspetti come igiene e ordine pubblico. Intervenire con strumenti legislativi aggiornati e risorse sufficienti può ridurre tensioni e criticità sociali legate a questa problematica.

Le prossime fasi vedranno l’esame del testo in aula, dove saranno valutati gli aspetti tecnici e applicativi. Le consigliere regionali hanno espresso la speranza che la proposta si trasformi quanto prima in legge, per dare risposte più efficaci a un fenomeno che impatta sia gli animali che le persone nelle città e nei paesi della Basilicata.

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