La città di Basilea ha aperto le porte alla 69ª edizione dell’eurovision song contest, l’appuntamento annuale che richiama milioni di spettatori in tutto il mondo. Tra performance colorate e scenografie spettacolari, la manifestazione 2025 si svolge in un clima carico di tensioni geopolitiche e proteste. L’evento rappresenta ancora una volta un palco per artisti e nazioni, ma anche per messaggi forti e controversi che riflettono i conflitti attuali.
La sfilata delle delegazioni e la cerimonia di apertura a basilea
Il via ufficiale al contest è arrivato con il passaggio di 37 delegazioni sul cosiddetto “tappeto turchese”, il più lungo nella storia dell’eurovision con i suoi 1,3 chilometri. Gli artisti sono stati accompagnati dai tram e autobus d’epoca circondati da fan entusiasti. Diverse bande musicali, gruppi carnevaleschi e percussionisti hanno animato la sfilata mentre attraversava il ponte Mittlerebrücke sul Reno, fino a raggiungere l’eurovision village, area dedicata al pubblico e agli appassionati.
La scelta del tappeto turchese ha segnato un elemento scenografico notevole, capace di valorizzare la varietà delle delegazioni presenti. A rendere ancora più vivido il momento, la presenza di strumenti tradizionali come il corno alpino ha aggiunto un tocco locale alla festa internazionale. I partecipanti hanno così potuto mostrare i loro abiti singolari, i costumi sgargianti e i colori vivaci che caratterizzano il festival.
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Gli artisti italiani e san marino in gara: i protagonisti nel 2025
L’Italia è rappresentata da Lucio Corsi, selezionato come secondo classificato al festival di Sanremo dopo la rinuncia di Olly, che ha scelto di non partecipare quest’anno. La sua presenza al contest rappresenta un’ulteriore occasione per la musica italiana di farsi sentire a livello globale. San Marino invece schiera Gabry Ponte con il brano “Tutta l’Italia”, puntando su un’immagine energica e un ritmo europop molto apprezzato.
Entrambi i partecipanti si sono esibiti sulla lunga passerella di Basilea davanti a una folla affamata di spettacolo. Le scelte musicali hanno spaziato tra influenze europee moderne e elementi tradizionali, confermando il gusto variegato del festival. Lucio Corsi ha iniziato il suo percorso nel segno di una canzone che parla di emozioni autentiche, mentre Gabry Ponte ha scelto un ritmo più movimentato e ballabile.
Le tensioni politiche tra proteste e tifoserie: il caso israele e gaza
L’ombra delle tensioni geopolitiche si è fatta sentire soprattutto per la presenza di numerosi manifestanti contrari alla partecipazione di Israele nel contest, a causa dell’escalation del conflitto a Gaza. Durante la parata davanti al municipio di Basilea sono state sventolate una dozzina di bandiere palestinesi, alcune posizionate sopra bandiere del pride, a sottolineare il legame tra diritti umani e giustizia sociale.
Tra i cori e gli striscioni la scritta “Israele: aprite i confini di Gaza. Lasciate entrare gli aiuti” ha scandito il messaggio dei manifestanti. Alcune persone hanno mostrato cartelli con frasi come “Nessun applauso per il genocidio” e “Cantiamo mentre Gaza brucia”. La polizia ha fermato almeno un manifestante per evitare disordini. Non sono mancati momenti di tensione tra fan convinti e oppositori del governo israeliano.
Yuval raphael, la rappresentante di israele sopravvissuta all’attacco
Israele si presenta con Yuval Raphael, 24 anni, giovane cantante che ha vissuto in prima persona l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 durante il festival Supernova. Nell’occasione si era nascosta tra i cadaveri per scampare alla violenza. La sua canzone “New Day Will Rise” rappresenta un invito alla solidarietà e alla speranza.
Nonostante il clima teso, Yuval Raphael ha voluto portare avanti il messaggio di pace e rinascita. La sua partecipazione ha suscitato reazioni contrastanti, ma evidenzia la complessità del rapporto tra musica e politica in questo festival. La giovane artista si è presentata con riservatezza, concentrandosi sull’arte ma consapevole del momento storico che coinvolge Israele.
Svizzera ospita dopo la vittoria di nemo, tra solidarietà e polemiche
La scelta di Basilea come sede di questa edizione deriva dalla vittoria ottenuta dal cantante svizzero Nemo all’eurovision 2024 a Malmö con “The Code”. Il brano ha affrontato il tema dell’identità di genere non binaria e ha ricevuto ampi consensi per la sua profondità. Nemo ha anche espresso critiche per la partecipazione di Israele, sostenendo che le azioni dello stato contraddicono i valori di pace e rispetto che il contest dovrebbe promuovere.
L’evento in Svizzera mantiene così un equilibrio delicato tra l’espressione artistica e le prese di posizione politiche. Basilea si è trovata a dover ospitare un festival dall’anima complessa, dove la musica fa da sfondo a conflitti reali che coinvolgono molti partecipanti e spettatori. Le autorità locali hanno garantito la sicurezza mentre il pubblico continua a seguire con attenzione ogni passo della manifestazione.