Un recente avvistamento di un orso sul Monte Roncon, nel sorprendente contesto della provincia di Belluno, ha attratto l’attenzione di esperti e appassionati della fauna selvatica. Questo esemplare, un maschio adulto, sembra essere il medesimo che ha già fatto notizia a luglio, quando ha attaccato alcuni apiari a Sovramonte. L’animale si è mostrato attivo in vari spostamenti nella regione, provocando la reazione della Polizia Provinciale, la quale ha esortato gli apicoltori a prendere le dovute precauzioni per proteggere i loro alveari.
Presenza dell’orso nel Basso Feltrino
Dettagli sull’avvistamento
Il plantigrado è stato catturato dalle fototrappole durante la notte scorsa, segno di una presenza costante e inquieta nella zona. La fototrappolazione è stata realizzata da un controllore incaricato dalla Provincia, attivamente coinvolto in un piano di monitoraggio della fauna locale. Questo progetto non solo mira a studiare la popolazione degli orsi, ma è anche parte integrante delle iniziative messe in atto per affrontare l’emergenza della peste suina africana che minaccia diverse aree italiane.
Abitudini e comportamenti dell’orso
La fauna selvatica, e in particolare gli orsi, stanno lentamente recuperando il loro territorio dopo anni di assenza in alcune zone. Le caratteristiche di questo esemplare sugli Appennini veneti non sono del tutto nuove; anzi, il suo comportamento di ricerca di cibo nei dintorni degli insediamenti umani, come gli apiari, dimostra che l’orso sta adattando le proprie strategie per sopravvivere alla modernità . Gli apicoltori della zona devono, quindi, convivere con la presenza di questo animale, adottando pratiche di sicurezza nei loro apiari per prevenire incursioni indesiderate.
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La reazione della comunità locale
Risposte degli apicoltori e delle autoritÃ
La Polizia Provinciale di Belluno ha immediatamente reagito all’avvistamento, avvertendo gli apicoltori locali sulle misure preventive da adottare. Monitorare ogni movimento dell’orso e garantire che gli alveari siano messi in sicurezza è divenuto essenziale per evitare danni ai prodotti e garantire la salvaguardia dell’attività apistica. Consigli pratici sono stati forniti per ridurre al minimo le interazioni tra gli animali selvatici e gli insediamenti umani.
L’importanza della collaborazione
In quest’ottica, si sottolinea l’importanza della cooperazione tra le autorità locali e gli apicoltori. Informare i cittadini riguardo alla presenza di fauna selvatica, come l’orso, è fondamentale per promuovere una cultura di coesistenza e consapevolezza. Gli sforzi congiunti di sensibilizzazione possono contribuire significativamente a ridurre i conflitti tra uomini e animali, creando un ambiente più sicuro e armonioso.
L’orso e il suo habitat
Visita al Monte Roncon: un ambiente favorevole
Il Monte Roncon, uno dei luoghi di avvistamento, presenta un ecosistema favorevole per gli orsi. Caratterizzato da una ricca vegetazione e da un abbondante apporto di cibo, l’area è diventata un habitat ideale per il plantigrado. Gli orsi sono parte integrante dell’ecosistema locale, contribuiscono al bilanciamento della fauna e della flora e, con la loro presenza, stimolano un interesse crescente verso la conservazione dell’ambiente naturale.
L’ecosistema in equilibrio
La presenza di orsi e altri animali selvatici nel Basso Feltrino è un segnale positivo di un ecosistema in equilibrio che sta riprendendo vita dopo anni di sfruttamento e attività antropiche. L’osservazione e la tutela di questi animali rappresentano una sfida e un’opportunità per la comunità locale per valorizzare il patrimonio naturale e promuovere un turismo sostenibile, che conservi e rispetti la biodiversità .
L’evento recente è una testimonianza concreta del ritorno degli orsi nel nostro territorio. Con una buona collaborazione e un’adeguata gestione del territorio, si potrebbe non solo salvaguardare questa specie, ma anche promuovere una cultura di rispetto e protezione della fauna locale.