Recentemente è stato lanciato un progetto innovativo denominato 'Delfini Metropolitani Adriatico', mirato al monitoraggio dei cetacei e, in particolare, della specie di delfini Tursiope lungo la costa romagnola dell'Adriatico. Coordinato dall'Acquario di Cattolica e Oltremare, l'iniziativa rientra nell'ambito del progetto di ricerca Promed, finanziato dal fondo Aderholt-Goh Trust, dedicato alla salvaguardia della biodiversità marina. Questa iniziativa rappresenta un'importante opportunità per approfondire la comprensione della fauna marina e contribuire alla tutela di specie in pericolo.
Obiettivi del progetto
Conservazione della biodiversità marina
Il progetto 'Delfini Metropolitani Adriatico' si propone principalmente di monitorare le popolazioni di tursiope presenti nel Mare Adriatico settentrionale. Attualmente, non esistono studi continuativi su questa area, che si contraddistingue per caratteristiche batimetriche particolari, rendendola un habitat ideale per questa specie. Guido Gnone, coordinatore scientifico dell'Acquario di Genova e del progetto Promed, sottolinea l'importanza di raccogliere dati che possano fornire un quadro completo sulla presenza e sul comportamento dei cetacei in questa regione.
La conservazione della biodiversità marina è un tema di crescente rilevanza a livello globale: le attività umane, il cambiamento climatico e altre minacce empiriche stanno mettendo a rischio gli habitat e le specie marine. Grazie a questo progetto, sarà possibile sviluppare modelli predittivi più accurati sulla distribuzione dei cetacei nel Mare Adriatico, con particolare attenzione agli effetti che il cambiamento climatico può avere sulle loro abitudini e aree di foraggiamento.
Metodologia del monitoraggio
Tecniche di rilevamento e raccolta dati
Il monitoraggio dei delfini avrà luogo nel periodo compreso tra aprile e ottobre, durante il quale i ricercatori effettueranno due uscite settimanali. L’area di studio si estenderà per circa 25 miglia nautiche, da Cervia a Senigallia, in zone che sono oggetto di attività di pesca a strascico e di estrazione, dove si ritiene che i delfini possano trovare habitat favorevoli.
Il metodo di foto-identificazione rappresenta una tecnica chiave nel progetto, poiché consente di tracciare in modo preciso i delfini. Durante le uscite, i ricercatori registreranno dati cruciali quali la posizione, il numero e il comportamento degli animali osservati. Queste informazioni non solo contribuiranno a una migliore comprensione della popolazione di tursiope nell’Adriatico, ma verranno anche condivise tramite la piattaforma Intercet, gestita dalla Fondazione Acquario di Genova.
Collaborazione e condivisione dei dati
Interfaccia tra diverse aree del Mediterraneo
Il progetto 'Delfini Metropolitani Adriatico' non opera in isolamento, ma si inserisce in un contesto di cooperazione con altre ricerche marine nel Mediterraneo. Attraverso la piattaforma Interpol, i dati raccolti verranno messi a confronto con informazioni provenienti da altre aree. Ciò significa che, pur concentrandosi sull'Adriatico, il progetto contribuirà a un quadro più ampio delle dinamiche dei cetacei mediterranei.
Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso la gestione sostenibile delle risorse marine e la protezione della biodiversità. Attraverso la condivisione dei dati e la collaborazione tra istituzioni, ricercatori e enti di conservazione, si potranno attuare politiche più efficaci per la salvaguardia delle specie marine, promuovendo nel contempo la sensibilizzazione rispetto all’importanza della biodiversità e della salute degli ecosistemi marini.
Il progetto 'Delfini Metropolitani Adriatico' testimonia l'impegno crescente verso la tutela della fauna marina e la necessità di un monitoraggio continuo per affrontare le sfide ambientali contemporanee.