Nel 2024, l’Avis della provincia di Ancona ha registrato un totale di 19.488 soci, di cui 19.219 sono donatori attivi. Nonostante la buona affluenza, i dati mostrano 1.454 nuovi iscritti e un numero di 1.773 depennati, un aspetto che denota una leggera flessione rispetto all’anno precedente. Contestualmente, è importante sottolineare che, nonostante questo calo parziale, la raccolta complessiva di unità di sangue ha raggiunto le 34.488, con una crescita che sa di buon auspicio per il futuro della donazione nel territorio marchigiano.
La raccolta di sangue nell’area di Ancona
Secondo i report dell’Avis, nel 2024 sono state raccolte 23.962 unità di sangue intero, 10.357 di plasma e 169 tramite aferesi. Un dato che evidenzia un aumento rispetto al 2023, sebbene la zona di Ancona abbia dovuto fronteggiare delle difficoltà di raccolta a causa della carenza di personale infermieristico. Tuttavia, questa problematica ha trovato una sorta di compensazione grazie a un incremento nei contributi di donatori provenienti da altri Centri Trasfusionali della provincia.
L’Assemblea provinciale Avis di Ancona ha offerto l’occasione per riflettere sui risultati ottenuti e sulle sfide future. Durante l’incontro, è stato evidenziato che, nonostante i problemi riscontrati, la provincia continua a rispondere in modo efficace alle esigenze di donazione, con l’intento di rimanere una risorsa necessaria non solo per il proprio territorio, ma anche per le altre regioni italiane in difficoltà .
Riflessioni e obiettivi del presidente Romano Zenobi
Romano Zenobi, presidente dell’Avis Ancona in scadenza di mandato, ha parlato dell’importanza del contributo che la provincia ha offerto nel garantire l’autosufficienza di sangue per le Marche negli anni passati. Zenobi ha ricordato come la comunità si sia mobilitata per raggiungere gli obiettivi fissati, ma ha anche sottolineato che è necessario continuare a lavorare nelle prossime fasi. Per il 2025, il suo auspicio è quello di arrivare a 20.000 donatori e 102-105.000 unità di sangue raccolte a livello regionale, di cui 35.000 nella provincia di Ancona.
Il presidente ha specificato che il piano prevede un incremento della donazione di plasma rispetto a quella di sangue intero. Questo è un punto cruciale non solo per rispondere alle esigenze locali, ma anche per stipulare piani di emergenza in caso di necessità nazionali. In quest’ottica, è prevista una mobilitazione per incentivare i donatori, in particolare quelli con gruppi sanguigni meno richiesti, a considerare la possibilità di donare plasma, una risorsa sempre più necessaria in ambito trasfusionale.
Prossimi passi e assemblea regionale
L’Assemblea provinciale ha anche trattato questioni organizzative, come la nomina dei delegati per l’Assemblea Avis Regionale Marche, programmata per il 13 aprile 2025, e il rinnovo delle cariche per il Consiglio Regionale Marche, gli organi di Avis Nazionale e i relativi incarichi per il quadriennio 2025-2028. Questi passaggi evidenziano un continuo impegno da parte dell’Avis per migliorare la gestione delle donazioni e garantire un servizio di qualità a tutta la comunità .
I risultati ottenuti nel 2024, sebbene non privi di sfide, rappresentano quindi un’importante base da cui partire per il futuro. Con la stima di raggiungere obiettivi ambiziosi, l’Avis di Ancona si riconferma un attore fondamentale nella rete della salute pubblica, mettendo al centro la collaborazione con donatori e le istituzioni, per garantire sempre maggiori risultati e benessere per la popolazione.