Aumento preoccupante delle imprese a rischio usura nella provincia di Chieti

Aumento preoccupante delle imprese a rischio usura nella provincia di Chieti

A Chieti, l’usura cresce preoccupantemente con 830 imprese a rischio, spingendo Confartigianato a chiedere misure urgenti per migliorare l’accesso al credito e prevenire la crisi economica.
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Aumento preoccupante delle imprese a rischio usura nella provincia di Chieti - Gaeta.it

Nella provincia di Chieti, il fenomeno dell’usura sta prendendo piede in modo allarmante, con un incremento significativo delle imprese a rischio. Secondo un’indagine del Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, ben 830 attività si trovano in una situazione di vulnerabilità economica, apportando un cambiamento netto rispetto agli anni precedenti. Questo scenario preoccupante pone la provincia al secondo posto in Italia per la crescita dell’usura, subito dopo Benevento.

Dati allarmanti sul rischio usura a Chieti

Attualmente, il numero di imprese affidate con sofferenze finanziarie in provincia di Chieti è di 830, un incremento di 101 unità rispetto al 2023 e un aumento del 13,9%. Questa flessione è emblematicamente evidenziata dagli intermediari finanziari che segnalano le difficoltà delle aziende alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia. Tale “schedatura” rende difficile per queste imprese accedere a prestiti, complicando ulteriormente la loro già disagevole situazione economica. A confronto, nel vicino Aquilano, il numero di imprese a rischio ha registrato un lieve calo, scendendo a 589, ma il panorama complessivo per Abruzzo non è roseo, con 3.229 attività che subiscono le pressioni dell’usura, in crescita di 150 unità rispetto all’anno precedente, corrispondente a un incremento del 4,9%.

L’usura nel contesto socio-economico del Mezzogiorno

Il Mezzogiorno si conferma come l’area più colpita dal fenomeno usura in Italia. Non solo, ma recenti ricerche condotte dalla Direzione Investigativa Antimafia hanno rivelato che i proventi delle attività illecite, come l’usura, vengono sempre più frequentemente reimpiegati nelle regioni settentrionali. Questo riassestamento dei flussi finanziari rende la situazione ancora più critica per le imprese meridionali: chi si trova nella black list della Centrale dei Rischi ha enormi difficoltà ad accedere a finanziamenti bancari, aggravando la stasi economica. L’assenza di prestiti, causata da un marked credit crunch che colpisce in modo trasversale tutto il panorama imprenditoriale, espone ulteriormente le aziende in difficoltà a rischi concreti di chiusura o, peggio, di cadere nelle mani dell’usuraio.

L’appello di Confartigianato per proteggere le imprese

Confartigianato Chieti L’Aquila ha lanciato un appello chiaro e urgente: è necessario rafforzare il Fondo di prevenzione dell’usura, l’unico strumento capace di offrire un sostegno duraturo a chi è vulnerabile. L’associazione mette in evidenza che per contrastare l’insolvenza delle imprese, è fondamentale implementare misure strutturali che migliorino l’accesso al credito. Manca il sostegno per molti imprenditori, che a causa di pagamenti non ricevuti dai clienti si trovano in difficoltà a far quadrare i conti.

La speranza di un cambio di rotta con l’intervento della BCE

Con l’approssimarsi della decisione della Banca Centrale Europea sui tassi di interesse, prevista per il 12 dicembre, il direttore generale di Confartigianato Chieti L’Aquila, Daniele Giangiulli, esprime cauta ottimismo. Un possibile abbassamento dei tassi potrebbe fornire un sollievo significativo a un settore che ha subito perdite per 44,3 miliardi di euro negli ultimi due anni. Un intervento tempestivo e deciso potrebbe restituire fiato agli imprenditori, incentivando investimenti e agevolando l’accesso al credito.

Risorse adeguate per affrontare il fenomeno usura

Camillo Saraullo, presidente di Confartigianato Chieti L’Aquila, sottolinea l’importanza di non lasciare soli gli imprenditori in questo periodo critico. È essenziale incrementare le risorse destinate alla prevenzione del fenomeno usura, garantendo strumenti adeguati per aiutare le aziende a mantenere la liquidità. L’invito è a rivolgersi a intermediari vigilati come Confidi Systema!, un consorzio fidi che offre supporto concreto nell’accesso al credito e aiuta nella gestione dei fondi antiusura. Un intervento mirato può rivelarsi determinante per superare i momenti difficili e mantenere in vita l’economia locale.

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