Il settore olivicolo siciliano sta attraversando un periodo di grande difficoltà, evidenziato da una riduzione della produzione di oltre il 50% rispetto agli anni precedenti. Fattori climatici, in particolare la siccità, hanno avuto un impatto considerevole su questo importante segmento agricolo. In questo contesto, Manfredi Barbera, CEO della Premiati Oleifici Barbera, ha discusso le sfide e le soluzioni nel corso di un evento presso la Camera di Commercio di Palermo, in occasione dei 130 anni dalla fondazione dell’azienda.
diminuzione della produzione e le cause climatiche
La siccità prolungata ha colpito duramente l’olivicoltura in Sicilia, portando a un calo drastico della produzione di olio. Come evidenziato da Barbera, il clima sfavorevole ha avuto un ruolo fondamentale in questo fenomeno, influenzando in modo diretto la quantità e la qualità del raccolto. La scarsità d’acqua ha messo a dura prova le varietà tradizionali, costringendo i produttori a rivedere i loro approcci alla coltivazione. La situazione attuale richiede un’immediata attenzione, non solo per salvaguardare i raccolti di quest’anno, ma per pianificare una strategia a lungo termine volta a garantire la sostenibilità del settore.
A fronte di queste criticità, è chiaro che il settore necessita di innovazioni. Diverse aziende, come la Premiati Oleifici Barbera, sono già attivamente impegnate nel ricercare varietà di olive più resistenti alle condizioni avverse. Queste varietà, come la Calatina e la Nocella, sono selezionate per le loro caratteristiche di resistenza alla siccità, un approccio che potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro dell’ulivicoltura siciliana.
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tecnologie e pratiche agricole moderne
Durante la presentazione, Barbera ha enfatizzato l’importanza di adottare pratiche agricole moderne e sostenibili. La sua azienda ha implementato sistemi di agricoltura 4.0, integrando tecnologie avanzate che consentono una gestione più efficiente delle risorse idriche. Un esempio significativo è la costruzione di un grande lago per la raccolta dell’acqua, che offre una riserva in caso di emergenze idriche. Questa soluzione rappresenta non solo una risposta diretta alla crisi attuale, ma anche una proiezione verso un futuro più resiliente per l’intero settore.
L’adattamento delle tecniche colturali è una priorità. La capacità dell’ulivo di resistere a condizioni avverse è nota, ma diventa fondamentale garantire che questa specie si adatti ai cambiamenti climatici in atto. La speranza espressa da Barbera è che questa pianta, simbolo della tradizione siciliana, possa continuare a prosperare, evitando il destino di altre specie non in grado di adattarsi.
riconoscimenti e sviluppo del settore
La celebrazione dei 130 anni di attività della Premiati Oleifici Barbera è stata anche l’occasione per riflettere sui successi ottenuti dall’azienda. Alessandro Albanese, presidente della Camera di Commercio di Palermo-Enna, ha definito l’olio Barbera un simbolo di tradizione e innovazione. Questa visione è condivisa anche dall’assessore regionale Edy Tamajo, che ha sottolineato l’importanza dell’olio Barbera come emblema dell’eccellenza agroalimentare siciliana e della potenza del Made in Italy nei mercati globali.
In questo contesto, Salvatore Barbagallo, assessore regionale all’Agricoltura, ha riconosciuto le sfide dell’anno 2024, caratterizzato da un’emergenza siccità. Tuttavia, ha evidenziato che l’olivicoltura ha mostrato una resilienza notevole. Per affrontare le difficoltà, il governo regionale sta preparando un piano di sviluppo rurale che punta a fornire supporto finanziario agli imprenditori agricoli, con specifiche misure per il settore olio.
La situazione attuale richiede una risposta adeguata a diversi livelli, e gli attori coinvolti sono all’opera per garantire la sostenibilità del settore olivicolo siciliano in un futuro sempre più sfidante.