Aumentano i furti di auto in italia: focus su modelli rubati e nuove tecniche dei ladri digitali

Aumentano i furti di auto in italia: focus su modelli rubati e nuove tecniche dei ladri digitali

Nel 2024 in Italia oltre 136mila auto rubate, con aumento dei furti di veicoli commerciali e componenti elettroniche come batterie ibride; ladri usano tecnologie digitali sofisticate per aggirare la sicurezza.
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Nel 2024 in Italia i furti di auto, oltre 136mila, crescono e si evolvono con tecniche digitali sofisticate, colpendo anche batterie ibride e veicoli commerciali, con gravi conseguenze per vittime e forze dell’ordine. - Gaeta.it

Nel 2024 il fenomeno dei furti di automobili in Italia ha raggiunto numeri difficili da ignorare, con oltre 136mila veicoli sottratti. Un’attività criminale che sembra non fermarsi, e che si evolve adattandosi ai cambiamenti tecnologici delle auto moderne. Dai modelli più colpiti alle nuove tattiche digitali messe in campo dai ladri, questo articolo approfondisce i dettagli di una realtà che coinvolge automobilisti e forze dell’ordine.

Il caso di campo leone: dal furto dell’auto al furto delle batterie ibride

In provincia di Latina, Alessandro ha vissuto l’incubo del furto dell’auto nel parcheggio di una stazione ferroviaria a Campo Leone. L’area, poco frequentata e priva di vigilanza, ha facilitato il furto. Dopo la denuncia, la vettura è stata ritrovata in città, ma con targhe bulgare, e Alessandro ha dovuto affrontare lunghe procedure burocratiche di ritiro e rottamazione, senza alcun beneficio economico, anzi con ulteriori spese.

Marco ha avuto una sorte diversa ma altrettanto problematica. La sua vettura ibrida è stata lasciata sul posto, ma con le batterie rubate. Il ricambio delle batterie richiede circa sei mesi, un periodo in cui l’auto diventa inutilizzabile. Il danno non riguarda cioè solo la perdita materiale, ma anche l’inefficienza del sistema assicurativo, che non copre il furto delle singole componenti elettroniche come le batterie.

Questi episodi evidenziano un fenomeno in crescita: non solo le auto sono obiettivo dei ladri, ma anche le componenti più preziose e tecnologiche, con conseguenze dirette per i proprietari.

Il bilancio 2024: oltre 136mila veicoli rubati e l’aumento dei furti di veicoli commerciali

Secondo i dati ufficiali diffusi dalle autorità, nel 2024 sono stati rubate 136.201 auto in tutta Italia. Di queste, circa 60.847 sono state recuperate dalle forze di polizia. Il numero complessivo segna un aumento del 3% rispetto all’anno precedente, a dimostrazione che la lotta contro i ladri di auto resta una sfida aperta.

Un elemento che colpisce particolarmente è la crescita significativa dei furti di veicoli commerciali, che nel 2024 sono diventati oggetto di interesse per le organizzazioni criminali con un incremento del 112%. Si tratta di un settore che alimenta traffici illeciti e che rappresenta un problema ulteriore per imprese e lavoratori.

Tommaso Niglio, primo dirigente della Polizia di Stato, ha spiegato in un’intervista di non sottovalutare la complessità e la struttura di queste reti criminali, che includono smontaggio, smercio di pezzi di ricambio e invio dei veicoli all’estero.

I modelli più rubati: la panda conquista la classifica italiana

Secondo un rapporto di LoJack Italia, che ha elaborato dati del ministero dell’Interno e di altri enti, i furti si distribuiscono tra varie tipologie di veicoli. L’auto resta l’obiettivo principale con il 56% dei casi, seguita da moto , suv e crossover , van e mezzi pesanti .

La Fiat panda risulta essere la vettura più richiesta dai ladri, con oltre 13mila auto rubate nel 2024. Questa cifra equivale a quasi un veicolo su cinque sottratti in Italia. Al secondo e terzo posto si trovano la Fiat 500 e la Lancia Ypsilon, entrambe con più di 5mila furti registrati. Altri modelli come Fiat punto e Alfa Romeo giulietta hanno superato la Fiat 500 L come vetture predilette.

La predominanza di questi modelli economici e diffusi sul territorio può spiegare la loro vulnerabilità, soprattutto in aree poco presidiate.

Suv e crossover nel mirino: jeep renegade e fiat 500 x tra i più colpiti

Per quanto riguarda i suv e i crossover, il primato nelle statistiche riguarda la Jeep Renegade e la Fiat 500 X. Entrambi i modelli rappresentano circa un quinto di tutti i furti di questa categoria, con oltre 2mila vetture asportate. Seguono la Range Rover Evoque e la Jeep Compass, che restano comunque sul podio dei più presi di mira dai malviventi.

Il crescente interesse verso questi veicoli indica un cambio nelle preferenze dei ladri, forse attirati da parti elettroniche o dal valore commerciale dei singoli pezzi, oltre che dalla diffusione di questi modelli nelle flotte automobilistiche italiane.

Tecnologie digitali e ladri del nuovo millennio: jammer e centraline clonate

L’evoluzione delle automobili ha modificato profondamente il mestiere dei ladri. Tommaso Niglio spiega come le tecniche di furto siano diventate più sofisticate e basate su competenze digitali.

I sistemi di sicurezza meccanici, come serrature fisiche o avviamenti elettrici semplici, hanno lasciato spazio a complessi dispositivi elettronici. Alcuni ladri usano blocchi di segnale chiamati jammer per interrompere la comunicazione tra l’auto e i sistemi antifurto. Questo impedisce ai proprietari di capire se il veicolo sia realmente protetto.

Un’altra tecnica consiste nella clonazione delle chiavi o nella riprogrammazione delle centraline digitali, con strumenti che permettono di avviare l’auto senza la chiave originale. Per realizzare tutto ciò serve conoscenza dei protocolli digitali e la capacità di usare interfacce di programmazione che dialogano con il sistema elettronico del veicolo.

La sicurezza delle auto moderne continua a essere sfidata da queste nuove tecniche, obbligando forze dell’ordine e produttori a cercare soluzioni sempre più sicure e aggiornate.

Il mercato nero e i danni diretti alle vittime

I veicoli rubati finiscono spesso nello smontaggio illegale per la vendita dei pezzi di ricambio, o vengono esportati verso l’estero tramite canali illeciti. Questo alimenta un circuito criminale con effetti gravi per chi subisce la sottrazione.

Gli automobilisti vivono disagi ingenti non solo economici ma anche pratici, come nel caso di chi ha subito il furto delle batterie per veicoli ibridi, obbligato ad attese di mesi per la sostituzione. Gli oneri burocratici, i costi per ritirare e rottamare veicoli ritrovati e la mancanza di copertura assicurativa per talune componenti aggravano la situazione.

La diffusione dei furti di auto e dei pezzi elettronici sottratti evidenzia un fenomeno complesso che richiede attenzione da parte di cittadini, istituzioni e produttori automobilistici.

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