La spiaggia pubblica di largo sermoneta, a napoli, ha subito recenti atti vandalici che hanno compromesso gravemente i nuovi servizi installati. Le strutture, in particolare docce, fontanine e servizi igienici, erano state posizionate circa dieci giorni fa per migliorare l’area destinata ai residenti e ai visitatori. L’episodio ha acceso nuovamente i riflettori sul problema della sicurezza negli spazi pubblici cittadini.
I danni causati e le modalità del vandalismo
Il danneggiamento è stato provocato da un gruppo di adolescenti, stimati sui sedici anni, che hanno agito con violenza contro le strutture recentemente collocate sulla spiaggia. In particolare, un palo di una doccia è stato piegato con forza tale da causare una perdita di migliaia di litri d’acqua. Inoltre, i servizi igienici sono stati colpiti con calci, riportando danni visibili e parziali.
Il fatto si è verificato in una zona frequentata da molte persone, ma al momento dell’accaduto non c’erano controlli efficaci in grado di prevenire questi comportamenti. La gravità del danno rende evidente la facilità con cui si possono compromettere servizi pubblici utili, pochi giorni dopo il loro posizionamento sul territorio.
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Reazione politica e sopralluogo sul posto
Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra, ha effettuato un sopralluogo a largo sermoneta per valutare personalmente la situazione. Durante la sua visita ha osservato lo stato delle strutture e i segni del vandalismo, sottolineando come lo spazio sia stato ripreso dopo anni di abbandono e occupazione abusiva.
Borrelli ha evidenziato che “senza un adeguato controllo e senza un minimo di atteggiamento civico, anche aree appena riqualificate rischiano di tornare in degrado.” Il parlamentare ha richiesto interventi urgenti, come la presenza di presidi fissi di vigilanza e l’installazione di telecamere, per monitorare e tutelare luoghi di uso comune come questo.
Riflessioni sulla responsabilità civile e le conseguenze degli atti vandalici
Il deputato ha considerato inaccettabile che risorse pubbliche destinate al miglioramento della qualità di vita vengano distrutte da comportamenti incivili, spesso messi in atto da ragazzi molto giovani. Questi atti segnano un problema più ampio, legato a una mancanza di rispetto verso il bene comune e alla difficoltà di educare i cittadini al valore degli spazi condivisi.
Borrelli ha anche richiamato alla responsabilità dei genitori, sottolineando che “chi cresce figli con comportamenti distruttivi ne deve rispondere.” La tutela dei beni pubblici passa anche attraverso un’educazione alla responsabilità e alla cura per ciò che appartiene a tutti.
Difficile mantenere gli spazi pubblici in condizioni decorose
La situazione a largo sermoneta è un esempio concreto delle difficoltà a mantenere gli spazi pubblici in condizioni decorose quando manca il controllo e la consapevolezza civica. Le richieste avanzate dai rappresentanti politici puntano a una gestione più attenta e alla prevenzione, anche con strumenti tecnici e presenza umana costante.
Le amministrazioni sono chiamate a intervenire rapidamente per evitare che questi danni si traducano in ulteriori abbandoni o nella perdita di spazi preziosi per la città e le comunità locali.