La villa dell’Olgiata, nota per il tragico omicidio della contessa Alberica Filo della Torre nel 1991, ha visto fallire la sua ultima asta. Questo episodio mette in luce non solo la fama negativa legata al delitto, ma anche le complicazioni legate a problemi edilizi irrisolti che rendono difficile la vendita della proprietà. La villa, che occupa oltre 800 metri quadrati, tornerà sul mercato a un prezzo ridotto, ma la sua storia complessa continua a influenzare le sue prospettive di vendita.
La villa e la sua storia oscura
La villa dell’Olgiata è diventata famosa non solo per la sua eleganza, ma anche per la tragica scomparsa della contessa Alberica Filo della Torre. La contessa fu assassinata nel 1991 nella sua casa, all’interno di una drammatica vicenda che ha segnato profondamente la memoria collettiva. Nel momento in cui il suo ex domestico, Manuel Winston Reyes, si presentò per discutere di un debito, la situazione degenerò in una violenza inaspettata. Reyes, che si era presentato con intenzioni apparentemente pacifiche, si trasformò in un aggressore, risultando responsabile della morte della contessa e della sottrazione di gioielli che non sono mai stati rinvenuti.
Questa tragica vicenda ha inevitabilmente segnato la storia della villa, che fino ad oggi è rimasta un simbolo di un delitto che ha lasciato un segno nella cronaca nera italiana. La sua fama non è soltanto legata a quanto accaduto, ma anche alla capacità di continuare a essere abitata negli anni successivi all’omicidio. Questo fattore ha contribuito a mantenere viva l’attenzione sul bene, nonostante ci siano state numerose edizioni di vendita.
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Un’asta difficile: problemi edilizi
L’asta recentemente andata deserta ha suscitato domande sul futuro della villa. Partita con un prezzo iniziale di un milione e mezzo di euro, la prossima asta sarà fissata a un milione. Tuttavia, pare che l’ostacolo principale all’acquisto non sia tanto il delitto avvenuto tra le sue mura, ma piuttosto una serie di abusi edilizi che complicano notevolmente la procedura di acquisto. Secondo quanto riferito da Farzan Khoshnoudi, un intermediario immobiliare coinvolto nella vendita, la complessità di tali abusi rende praticamente impossibile ottenere un mutuo da parte delle banche.
Questa situazione costringe gli acquirenti a disporre di capitali immediati, un fattore che limita fortemente la platea potenziale di potenziali acquirenti. Le difficoltà legate alla commercializzazione della villa potrebbero rimanere un fattore dissuasivo anche per futuri investitori, poiché senza una risoluzione legislativa o tecnica delle difformità edilizie, la riqualificazione del bene rimane un’incognita.
L’omicidio e le indagini
Il delitto della contessa Alberica Filo della Torre ha avuto un’altra fase qualche anno dopo la tragedia. Reyes, dopo un lungo periodo di assenza dalle cronache, venne nuovamente coinvolto e arrestato nel 2011, quando le indagini furono riaperte. Grazie a un nastro registrato e all’analisi del DNA, le autorità riuscirono a raccogliere prove sufficienti per incriminarlo, portando a un colpo di scena che riaccese l’attenzione su un caso sottovalutato nel tempo.
Reyes, il cui collegamento con la contessa era nato dall’iniziale rapporto lavorativo, si ritrovò a doversi confrontare con un passato oscuro, che lo seguiva come un’ombra. L’omicidio e i dettagli sordidi emersi durante le indagini hanno segnato in modo indelebile non solo la vita della contessa, ma anche la reputazione di un’area che, fino ad allora, era vista come un tranquillo rifugio per una clientela benestante.
Con il delitto che rimane avvolto nel mistero e la villa che tarda a trovare un nuovo proprietario, il destino della storica abitazione dell’Olgiata resta incerto, mentre gli abusi edilizi costituiscono un freno significativo per una possibile rinascita.