La situazione dei servizi sanitari offerti dalla Asl di Latina sta attirando crescente attenzione, soprattutto per l’incarico di recuperare le prestazioni “fuori soglia” assegnato dall’ente regionale. Secondo la delibera n. 777 della Regione Lazio, all’azienda sanitaria locale sono stati destinati 1.270.827,69 euro, un’importante risorsa per affrontare il recupero di circa 28.000 prestazioni. Questo compito si presenta complesso, considerando la necessità di garantire un servizio adeguato ai cittadini che necessitano di cure tempestive.
Osservatorio sulle liste di attesa
Recentemente, l’Osservatorio aziendale sulle liste di attesa ha svolto una riunione presso la sede della Asl di Latina, focalizzandosi sul Piano di tutela del cittadino con l’obiettivo di ridurre le liste di attesa. La CGIL, presente all’incontro, ha reso noti dati preoccupanti che emergono dalle rilevazioni effettuate dall’Azienda sanitaria. Tra le informazioni ci sono le statistiche legate ai tempi di attesa, che sembrano non rispecchiare le aspettative dei cittadini e degli operatori del settore. La segreteria delle categorie della Funzione Pubblica e dei Pensionati ha espresso la sua preoccupazione, sottolineando che le informazioni disponibili sul sito regionale non sono affatto incoraggianti.
Il periodo analizzato va dal 30 settembre al 3 novembre 2024 e i risultati suggeriscono un quadro critico. Il timore è che, se non vengono attuate correttive efficaci, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente, colpendo in modo significativo le persone con maggiori esigenze sanitarie, come le fragili e gli anziani.
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Tempi di attesa per la diagnostica
I dati riguardanti la diagnostica strumentale sono particolarmente allarmanti. Si stima che solo l’87% dei cittadini riesca a ricevere accertamenti diagnostici urgenti, che devono essere eseguiti entro 72 ore. Un numero ben più basso, solo il 55%, trova una risposta nei tempi previsti per gli accertamenti “brevi”, necessari entro un massimo di 10 giorni. Per quanto riguarda i controlli differibili, appena il 70% riesce a ricevere l’assistenza entro 60 giorni, mentre per quelli programmabili la situazione è ancora più critica: solo il 30% degli utenti ottiene i risultati attesi entro i 120 giorni stabiliti.
Questi dati evidenziano non solo l’incapacità di garantire un servizio tempestivo e efficiente, ma anche la necessità di interventi rapidi e concreti da parte delle autorità sanitarie locali e regionali. La CGIL sottolinea che solo il 49% degli utenti riesce a prenotare un accertamento diagnostico entro i termini previsti dalla normativa, evidenziando la serietà del problema.
Visite mediche e difficoltà di accesso
Le problematiche non si limitano alla diagnostica strumentale. Anche per quel che riguarda le visite mediche, i dati sono preoccupanti. Nel periodo di riferimento, il 58% dei cittadini riesce a ottenere una visita nei tempi stabiliti, un dato che riflette una situazione di necessità e richiama l’urgenza di un intervento deciso. La differenza nei tempi di attesa può variare notevolmente in base ai codici di priorità assegnati dai medici.
La CGIL avanza richieste molto chiare alle autorità competenti: è fondamentale aumentare gli investimenti nella sanità pubblica, evitando di spostare risorse verso il settore privato. La difficoltà di accesso ai servizi pubblici crea una crisi tra i più vulnerabili, i quali sono costretti a lottare per ottenere prestazioni adeguate. È previsto un ulteriore incontro con la Asl di Latina, dove si discuterà in modo più approfondito delle tante criticità riscontrate e delle possibili soluzioni per affrontare il problema delle liste di attesa.