Oggi la città di Parma accoglie Silvia Gottardi, una figura di spicco nel panorama sportivo e culturale italiano. La sua avventura di oltre 1.400 chilometri, iniziata il 6 febbraio a Valencia, si conclude domani a Bologna. Questo viaggio, che ha come obiettivo principale quello di promuovere la sostenibilità ambientale, è un’importante iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica sul risparmio energetico e sull’adozione di stili di vita più sostenibili.
Un viaggio significativo: le origini e la scelta di pedalare
Silvia Gottardi, 46 anni, è nata a Padova ma ha trascorso l’infanzia a Tenno, un piccolo comune del Trentino. Ha iniziato la sua carriera come cestista in Serie A, costruendosi una solida reputazione non solo come atleta ma anche come commentatrice televisiva, scrittrice e blogger. Le sue radici in Trentino sono ancora forti, soprattutto per via del padre Alfredo, 79 anni, che vive a Riva del Garda e ha avuto un impatto significativo sulla sua formazione. Questo viaggio in modalità bikepacking, equipaggiata con borse Givi-Bike, rappresenta un modo per rendere omaggio alle sue origini e per affrontare un tema urgente come la sostenibilità.
Insieme a Linda Ronzoni, co-autrice del progetto “Cicliste per Caso”, Silvia ha deciso di percorrere questo lungo tragitto per unire le forze nella lotta per una maggiore consapevolezza ambientale. L’iniziativa non solo è un’impresa sportiva, bensì anche un atto simbolico volto a ispirare le persone a riflettere sulle proprie scelte quotidiane, sull’uso consapevole delle risorse e sull’importanza della mobilità sostenibile.
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Tappe del viaggio: dalla Spagna alla città dei portici
Il percorso di Silvia ha portato a scoprire luoghi iconici del territorio europeo. Dalla calda Valencia, cittadina colpita dalle alluvioni, fino a Bologna, capoluogo emiliano, ogni tappa ha assunto un significato profondo. L’itinerario ha incluso città come Barcellona, Girona e Montpellier, attraversando la splendida Provenza e facendo tappa a Sanremo, celebre non solo per il suo festival musicale ma anche per la bellezza del suo paesaggio costiero.
Durante il viaggio, Silvia ha avuto modo di incontrare numerosi gruppi e associazioni che operano nel campo della sostenibilità ambientale, come l’organizzazione “Bici para todas” a Valencia. Questa realtà si dedica al recupero delle biciclette per donarle a chi ne ha bisogno, dimostrando concretamente come la mobilità sostenibile possa avere un impatto sociale positivo. Ogni incontro ha rappresentato una opportunità per scambiare idee, stimolare riflessioni e creare una rete di persone impegnate nel medesimo obiettivo.
Un messaggio di speranza attraverso i media
La voce di Silvia Gottardi ha trovato spazio anche nei media, in particolare nella trasmissione radiofonica “Caterpillar” di Rai Radio 2, nota per promuovere iniziative di sensibilizzazione come “M’illumino di meno”. In quest’ambito, ha condiviso le sue esperienze quotidiane, raccontando le storie di chi lotta per un futuro più sostenibile nella comunità, mobili che ne fanno parte. I comuni di Trento e Rovereto, tra gli altri, hanno accolto queste iniziative, dimostrando un impegno collettivo nella promozione della sostenibilità.
Il viaggio di Silvia Gottardi è più di una semplice pedalata: è un itinerario carico di significato, arricchito da incontri che mettono in luce la bellezza di uno stile di vita ecologico e responsabile. Mentre si avvicina alla tappa finale di questo impegnativo tour, il suo messaggio risuona forte e chiaro, invitando tutti a riflettere sull’importanza di una comunità unita per la salvaguardia dell’ambiente.
L’attenzione di Silvia verso le tematiche ecologiche e le sue radici personali si intrecciano in questo viaggio che non solo celebra l’amore per la ciclabilità, ma promuove anche una cultura della sostenibilità, fondamentale per le generazioni future.