Recentemente, Ancona è stata teatro di un’importante attività di polizia che ha portato all’arresto di un uomo di 36 anni, già noto alle forze dell’ordine, per scontare una pena detentiva di 4 anni e 6 mesi. La condanna del soggetto è stata emessa dalla Procura della Repubblica anconetana a seguito di una sentenza che ha confermato l’esistenza di gravi reati di violenza domestica.
Dettagli sulla condanna
Il provvedimento di carcerazione è frutto di un ordine emesso in attuazione di una sentenza del Tribunale di Ancona risalente a dicembre 2022. Il caso ha subito un’ulteriore revisione da parte della Corte d’Appello di Ancona, il cui verdetto è stato infine confermato dalla Corte di Cassazione. I reati per cui l’individuo è stato condannato includono violenza sessuale aggravata, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. I fatti risalgono a un periodo compreso tra luglio 2020 e febbraio 2021, durante il quale l’arrestato ha inflitto sofferenze alla sua convivente.
I maltrattamenti subiti dalla vittima
La vicenda di maltrattamento ha avuto luogo nel contesto di una relazione in cui l’uomo ha abusato della sua partner, creando un ambiente di vita insostenibile. Le azioni violente compiute dal soggetto includevano insulti continui, restrizioni sociali e aggressioni fisiche. La persona offesa è stata vittima di schiaffi, calci e spinte al volto, provocandole ferite visibili. Un episodio particolarmente grave ha visto l’uomo bloccare la donna sul divano, costringendola a subire un rapporto sessuale contro la sua volontà .
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In risposta a questa serie di atti violenti, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ancona ha emesso un’ordinanza di allontanamento per il maltrattatore. Questa misura stipulava non solo l’allontanamento dal domicilio familiare ma anche il divieto di avvicinamento a una distanza minima di 250 metri dalla vittima. Ulteriormente, l’uomo non poteva entrare nei luoghi frequentemente visitati dalla vittima, compreso il suo posto di lavoro e l’abitazione dei genitori.
L’intervento della polizia e la detenzione
Gli investigatori della Squadra Mobile di Ancona, attivi nel monitorare la situazione, hanno eseguito il rintraccio dell’individuo già nella mattinata del 7 febbraio. L’arresto è stato effettuato con successo, e il soggetto è stato trasportato presso la Casa Circondariale di Ancona-Montacuto. La vicenda rappresenta una campagna di contrasto alla violenza domestica, evidenziando il lavoro delle forze dell’ordine nel far valere i diritti delle vittime e garantire loro un ambiente sicuro.
Questo arresto sottolinea l’importanza della collaborazione tra istituzioni e agenzie di sicurezza nella protezione delle persone vulnerabili. La condanna e l’arresto sono segnali chiari che le autorità locali non tollereranno simili comportamenti e continueranno a vigilare attentamente sulle situazioni di maltrattamento in famiglia.