Arresti in tutta Italia: smantellata la rete neonazista “Werwolf Division”

Arresti in tutta Italia: smantellata la rete neonazista “Werwolf Division”

Dodici arresti in Italia per un gruppo neonazista, la “Werwolf Division”, accusato di terrorismo e incitamento all’odio. Indagini avviate dopo un volantino provocatorio nel 2022.
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Arresti in tutta Italia: smantellata la rete neonazista “Werwolf Division” - Gaeta.it

Dodici persone sono state catturate in operazioni condotte in diverse città italiane, accusate di far parte di un gruppo neonazista e suprematista noto come “Werwolf Division”. Le forze dell’ordine hanno formalizzato accuse gravi, che comprendono associazione con finalità di terrorismo, incitamento all’odio basato su razza, etnia e religione, nonché possesso illecito di armi da fuoco. Contestualmente, 13 perquisizioni sono state effettuate in località mirate, nel tentativo di raccogliere ulteriori prove contro il gruppo.

Obiettivi terroristici e minacce alla premier Giorgia Meloni

Le autorità inquirenti hanno descritto il gruppo come una “cellula organizzata”, attiva e operativa, capace di mettere in atto attacchi violenti con modalità simili a quelle dei cosiddetti “lone wolves”, sia di orientamento suprematista che jihadista. Dalle conversazioni intercettate, è emerso che gli indagati discutevano di piani per attentati significativi, tra cui attacchi mirati contro il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e un economista affiliato al World Economic Forum. Le intercettazioni hanno rivelato un progetto di intensa violenza, con menzioni specifiche riguardo a ciò che veniva etichettato come “epurazione dei traditori del movimento”. Queste dichiarazioni evidenziano il grave rischio rappresentato dalla radicalizzazione di taluni gruppi e la minaccia che possono porre nei confronti di figure politiche.

La struttura e il reclutamento della “Werwolf Division”

Il termine “Werwolf” trae origine da un’organizzazione di resistenza delle Schutzstaffel durante la Seconda Guerra Mondiale. Creata con lo scopo di effettuare sabotaggi contro le forze alleate, l’unità era sotto la direzione di Heinrich Himmler e altri alti funzionari nazisti. Nella sua attuale incarnazione, la “Werwolf Division” ha trovato nei canali Telegram uno strumento per il reclutamento e la diffusione delle proprie ideologie. Gruppi come “Werwolf Division Discussioni” e “Movimento Nuova Alba” sono stati identificati come piattaforme chiave per la pianificazione di atti violenti. In aggiunta alle attività virtuali, i membri si incontravano anche di persona per organizzare volantinaggi e manifestazioni nel territorio bolognese. I membri si definivano una rete “segreta”, ritenendo di essere un gruppo elitario pronto a intervenire quando necessario.

L’indagine avviata da un volantino provocatorio

Le indagini, condotte dalla Digos di Bologna e Napoli, sono scaturite nel 2022 dopo la scoperta di un volantino provocatorio circolato in Emilia Romagna. Quest’ultimo ritraeva un uomo mascherato con il simbolo nazista del sole nero, accompagnato da una citazione di Dominique Venner, noto per le sue posizioni estremiste. Il contenuto del volantino incitava alla sovversione dell’attuale regime liberale, lambendo l’idea di instaurare un nuovo ordine, illuminando la gravità della propaganda del gruppo. Inoltre, il volantino conteneva un link al canale Telegram della “Werwolf Division”, fornendo così agli investigatori un chiaro punto di accesso per l’analisi delle comunicazioni interne del gruppo e per avviare una complessa operazione di monitoraggio e identificazione, strumento cruciale per il loro smantellamento.

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