Nella prima mattinata di ieri, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Ostia hanno eseguito due arresti significativi, interessando cittadini di origine sudamericana. Si tratta di un cileno e un peruviano, entrambi con un passato già segnalato per reati contro la proprietà. Le accuse principali a loro carico sono di resistenza a pubblico ufficiale e possesso di oggetti atti a offendere.
Intervento dei Carabinieri e fuga del sospetti
Tutto è iniziato quando gli agenti hanno notato un veicolo che appariva sospetto. Questo mezzo era stato segnalato per possibili collegamenti a furti in abitazione. All’interno, quattro persone sono scese per recarsi verso un bar della zona. La decisione dei Carabinieri è stata quella di attendere l’uscita dall’esercizio per effettuare un controllo.
Non appena i quattro sono rientrati nel veicolo e sono ripartiti, i militari li hanno immediatamente avvicinati, intimando l’alt per poter procedere alle verifiche del caso. Alla vista dei Carabinieri, i sospetti hanno abbandonato il veicolo e tentato di fuggire a piedi, opposti resistenza attiva all’arresto. Due di loro sono stati fermati prontamente grazie all’invocato uso di spray urticante, in dotazione ai militari.
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Rinvenimenti e perquisizione del veicolo
Dopo aver riportato la situazione sotto controllo, i Carabinieri hanno proceduto con una perquisizione approfondita del veicolo, appartenente a una società di noleggio. Durante l’operazione, sono stati scoperti vari arnesi da scasso, alcuni telefoni cellulari e una modesta quantità di sostanza stupefacente, probabilmente destinata all’uso personale. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato per le opportune analisi e verifiche.
Durante l’intervento, i Carabinieri hanno riportato alcune contusioni, a causa della resistenza opposta dai sospettati. Dopo l’operazione, hanno richiesto assistenza medica all’ospedale “Grassi” di Ostia per ricevere le cure necessarie.
Conseguenze legali e fase del procedimento
Successivamente, i due arrestati sono stati trasferiti presso le aule del Tribunale di Roma, dove si è tenuto il rito di convalida e il giudizio direttissimo. Alla fine dell’udienza, entrambi sono stati condannati a un anno di reclusione, con la pena sospesa, ma con nulla osta per l’avvio delle procedure di espulsione dal territorio nazionale. Questo provvedimento giuridico fa parte delle misure adottate per affrontare questioni di sicurezza e ordine pubblico, dimostrando l’impegno delle forze di polizia in tali attività.
Va sottolineato che il procedimento è ancora nelle fasi delle indagini preliminari; gli indagati devono considerarsi innocenti fino a un’eventuale condanna definitiva, secondo i principi della giustizia italiana. La situazione rimane monitorata, e si aspettano sviluppi su tali vicende legali.