Un uomo di 52 anni, originario di Napoli e residente nel reggiano, è stato portato in carcere dopo che i carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento della sua misura cautelare. L’individuo, già noto per reati contro il patrimonio commessi in Campania, si trovava in regime di affidamento in prova ai servizi sociali dal maggio 2024, come stabilito dal Tribunale di Sorveglianza di Napoli.
Contesto della misura cautelare e violazioni
Il soggetto era sottoposto a questa misura alternativa in relazione a una condanna che prevedeva un cumulo pene in scadenza il 10 novembre 2028. Durante il suo percorso sotto sorveglianza, ha manifestato comportamenti preoccupanti, culminati in un episodio grave che ha portato a una riconsiderazione della sua situazione. Nel mese di agosto 2024, a Marigliano, in provincia di Napoli, ha violato le condizioni imposte rendendosi protagonista di un’estorsione aggravata.
Secondo le accuse a suo carico, il 52enne avrebbe tentato di estorcere 22.000 euro a una vittima, fornendo la promessa di restituire un’automobile che era stata precedentemente sottratta. Questo tipo di appartenenza è comunemente definito “cavallo di ritorno”, una pratica illegale in cui il ladro richiede un riscatto per restituire un bene rubato. Gli agenti dell’arma hanno prontamente bloccato il tentativo di estorsione e hanno arrestato l’uomo in flagranza.
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Successivamente, il Gip del Tribunale di Nola ha disposto un cambio di misure, consentendo la sua detenzione domiciliare anziché il carcere. Tuttavia, la situazione non è migliorata, e ciò ha portato a una violazione più seria delle norme stabilite.
Decisioni della giustizia e trasferimento al carcere
Il 14 gennaio scorso, dopo una valutazione approfondita da parte dell’Ufficio di Sorveglianza di Napoli, è stato stabilito che l’uomo avesse compromesso i requisiti richiesti per continuare a beneficiare dell’affidamento in prova ai servizi sociali. L’accertamento ha dimostrato chiaramente che il suo coinvolgimento in atti di estorsione durante la misura cautelare era inaccettabile.
Di conseguenza, il tribunale ha revocato la misura alternativa di affidamento, ordinando che l’uomo fosse immediatamente trasferito in carcere. Tale decisione riflette la gravità delle sue azioni e sottolinea l’impegno delle autorità nel garantire la legalità e la giustizia.
I carabinieri di Bagnolo in Piano hanno eseguito l’ordinanza nei giorni scorsi, portando il 52enne presso il carcere competente. Così ha avuto termine il suo periodo di libertà vigilata, un passo necessario per la salvaguardia della comunità locale e il rispetto delle norme vigenti. Le autorità continuano a monitorare la situazione, evidenziando l’importanza di un adeguato controllo su comportamenti ritenuti a rischio.