Nelle prime ore della mattina, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito un’operazione decisiva, ponendo fine a una lunga caccia all’uomo. Mariano D’Ambrosio, noto con il soprannome di “Barba”, è stato arrestato dopo essere sfuggito alla cattura lo scorso agosto. I reati a suo carico riguardano l’associazione a delinquere finalizzata al traffico e alla detenzione di sostanze stupefacenti. Questo intervento segna un importante passo avanti nella lotta contro il crimine organizzato nella provincia di Napoli.
La lunga ricerca di D’Ambrosio
Da agosto, Mariano D’Ambrosio era riuscito a eludere le forze dell’ordine, dopo che diverse persone erano state arrestate con accuse analoghe. Nonostante il suo tentativo di scomparire, i Carabinieri non hanno mai interrotto le indagini. Coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, gli investigatori hanno utilizzato una combinazione di metodi tradizionali e tecnologie moderne, come il “web patrolling”, per rintracciare il suo nascondiglio. Gli agenti hanno seguito piste e indizi che hanno portato alla sua posizione.
Il blitz di questa mattina evidenzia l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di sostanze stupefacenti nella zona. D’Ambrosio è considerato un elemento chiave di un’organizzazione che opera in una vasta area che va da Marano di Napoli al litorale domitio, arrivando fino a Caserta. La sua cattura è un colpo significativo per le attività illecite nella regione.
Leggi anche:
L’arresto e le modalità dell’operazione
L’operazione ha avuto luogo nella casa del suocero di Mariano D’Ambrosio, situata nel comune di Marano. Presso l’edificio si trovava anche la famiglia del 32enne, ma non ci sono stati disordini durante l’arresto. D’Ambrosio, colto di sorpresa, non ha opposto resistenza e ha accettato di essere trasferito in carcere. Questa fase dell’indagine è stata agevolata da un’attenta sorveglianza e da una pianificazione strategica delle forze dell’ordine, che hanno operato nell’assoluto silenzio per garantire il successo dell’operazione.
Il successo dell’intervento non è solo un successo per le forze dell’ordine, ma ha anche un valore simbolico per la comunità , che da tempo soffre le conseguenze dell’operato di bande organizzate. L’arresto di un personaggio del calibro di D’Ambrosio potrebbe contribuire a dissuadere altri elementi criminali dall’attività illegale nella zona.
Le implicazioni per la lotta al narcotraffico
L’arresto di Mariano D’Ambrosio rappresenta un passo avanzato nel contrasto al narcotraffico in Campania, un fenomeno che continua a causare grave allerta sociale. Le operazioni di polizia intensificate nel settore sono essenziali per frenare il flusso di sostanze stupefacenti nelle strade. La DDA e i Carabinieri di Napoli stanno attuando strategie mirate per disarticolare le reti di traffico e spaccio, e l’arresto di D’Ambrosio è un esempio concreto di questa azione.
Inoltre, colpire figure di spicco come D’Ambrosio significa non solo arrestare un singolo individuo, ma anche destabilizzare un’intera rete di distribuzione e commercializzazione delle droghe. Gli effetti di queste azioni si riflettono nel degrado sociale e nei problemi di salute pubblica che il traffico di sostanze stupefacenti porta con sé. La speranza è che ulteriori operazioni possano contribuire a portare alla luce altri membri dell’organizzazione di cui D’Ambrosio faceva parte, disponendo così della strada per una maggiore sicurezza e legalità nei territori colpiti.
L’operazione condotta stamattina evidenzia l’importanza della collaborazione tra enti e istituzioni per realizzare progressi significativi nella lotta al crimine organizzato e al traffico di stupefacenti.