Arrestato giovane truffatore che ha derubato un’anziana a Ferrara con la tecnica del ‘finto carabiniere’

Arrestato giovane truffatore che ha derubato un’anziana a Ferrara con la tecnica del ‘finto carabiniere’

Arrestato un giovane per truffa aggravata ai danni di un’anziana, dopo aver utilizzato la tecnica del ‘finto carabiniere’. La polizia intensifica le indagini contro questo fenomeno in crescita.
Arrestato Giovane Truffatore C Arrestato Giovane Truffatore C
Arrestato giovane truffatore che ha derubato un’anziana a Ferrara con la tecnica del ‘finto carabiniere’ - Gaeta.it

La Questura di Ferrara ha svolto un’operazione decisiva contro il fenomeno delle truffe agli anziani. Un giovane è stato arrestato in flagranza di reato per aver raggirato un’anziana signora attingendo alla subdola tecnica del ‘finto carabiniere’. L’indagine si è intensificata dopo numerose segnalazioni giunte al centralino, rivelando una preoccupante diffusione di simili truffe.

Il raggiro ai danni dell’anziana

Nella mattina di ieri, sono arrivate diverse chiamate al numero di emergenza 113, da cittadini preoccupati per tentativi di truffa nei confronti di anziani avvenuti con un modus operandi ben definito. Il truffatore telefonava, spacciandosi per un carabiniere, e raccontava alla vittima che il figlio era in difficoltà legate alla giustizia. Per suggerire una risoluzione immediata, il ‘carabiniere’ affermava che un collega si sarebbe recato a casa dell’anziana per raccogliere denaro e oggetti preziosi, ritenuti necessari per garantire il rilascio del familiare.

I malintenzionati, approfittando della vulnerabilità degli anziani, cercano di guadagnare la loro fiducia attraverso inganni che possono sembrare plausibili. La signora, ignara della truffa, ha finito per consegnare gioielli del valore di circa 17mila euro e 2.500 euro in contanti al giovane.

L’intervento della squadra Mobile

Dopo le segnalazioni, gli agenti della squadra Mobile hanno avviato un’operazione di monitoraggio. Approfittando degli indizi e dei dettagli forniti dalle vittime e dai testimoni, gli investigatori si sono appostati in Via Comacchio, un’area nota per avvenimenti simili. La loro attenzione si è concentrata su un giovane che si comportava in modo sospetto mentre si muoveva nella zona.

Poco dopo averlo notato, il giovane è stato visto salire su un taxi diretto verso la stazione ferroviaria, un comportamento che ha ulteriormente destato sospetti. In quel momento, gli agenti hanno deciso di intervenire, fermandolo per controlli. La tempestività di questa operazione ha evitato che il malvivente riuscisse a fuggire con il bottino.

La scoperta della refurtiva e le indagini

Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato nello zaino del giovane i gioielli e il denaro rubati. Oltre alla refurtiva, i poliziotti hanno rinvenuto due telefoni cellulari: uno apparteneva al sospettato, mentre l’altro era stato fornito da un gruppo criminale presumibilmente operante da Napoli. Questo secondo telefono conteneva chat su Whatsapp con dettagli riguardanti altre truffe programmate, inclusi indirizzi e nomi di potenziali vittime.

Riuscire a collegare i dettagli al caso della signora truffata non è stato difficile. Le informazioni trovate nel telefono, insieme alla denuncia della vittima, hanno permesso agli investigatori di ricostruire la dinamica del raggiro. La signora di 80 anni ha riconosciuto il giovane in foto e confermato l’intero episodio, facilitando così l’intervento della polizia.

Le conseguenze legali per il giovane truffatore

In seguito agli eventi, il giovane è stato arrestato con l’accusa di truffa aggravata. Il pubblico ministero ha disposto la sua custodia cautelare in camera di sicurezza, in attesa del processo per direttissima, dove dovrà rispondere delle accuse mosse nei suoi confronti. Questo intervento rappresenta un passo importante nella lotta contro le truffe ai danni degli anziani, un fenomeno purtroppo in crescita e che richiede un’attenzione continua da parte delle autorità.

La rapida azione della polizia e l’indagine dettagliata inviano un messaggio chiaro: le forze dell’ordine sono pronte ad intervenire per proteggere le persone vulnerabili dalla criminalità.

Change privacy settings
×