Arrestati due truffatori sulla A1: derubata un'anziana a Forlì di gioielli e contante

Arrestati due truffatori sulla A1: derubata un’anziana a Forlì di gioielli e contante

Due uomini arrestati a Cassino per una truffa telefonica ai danni di un’anziana, che ha perso 1.500 euro e gioielli. La Polizia Stradale ha recuperato il bottino rubato.
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Arrestati due truffatori sulla A1: derubata un'anziana a Forlì di gioielli e contante - Gaeta.it

Le autorità di Cassino hanno recentemente arrestato due uomini che, viaggiando a bordo di una Fiat Panda, sono stati coinvolti in una truffa ai danni di un’anziana signora. Gli eventi si sono svolti lungo l’Autostrada A1, in direzione Sud, dove gli agenti della Polizia Stradale hanno rinvenuto gioielli di valore e contante, rubati all’anziana a Forlì. I due malviventi sono accusati di aver ingannato la vittima con un abile raggiro telefonico.

La truffa perpetrata tramite telefonata

Il meccanismo della truffa è stato messo in atto con una telefonata ingannevole, in cui un uomo si spacciava per un maresciallo dei Carabinieri. Durante la conversazione, il truffatore informava l’anziana che suo figlio era coinvolto in un grave incidente stradale, avendo investito una bambina di 12 anni, e che la vittima avrebbe dovuto versare una somma ingente di denaro per evitare l’arresto del giovane. Il ladro intimoriva la signora, affermando che la bimba era in condizioni critiche all’ospedale.

Questa tecnica di raggiro, nota come “truffa del finto carabiniere”, ha lo scopo di generare panico nella vittima, costringendola a prendere decisioni affrettate. Nel caso specifico, l’anziana ha accettato la richiesta, pensando di proteggere il proprio figlio. Secondo i dettagli forniti, l’uomo telefonico chiedeva inizialmente un versamento di 3.800 euro, creando così un quadro di emergenza destinato a non lasciare spazio a ripensamenti.

Il ritiro di denaro e gioielli

Subito dopo la telefonata, un complice si è presentato a casa della signora, qualificandosi come delegato per il ritiro del denaro e dei gioielli. Non avendo contante disponibile, l’anziana ha forse pensato di non avere alternative se non quelle di effettuare ben quattro prelievi dal bancomat, ognuno da 250 euro. La sfortuna dell’anziana non finisce qui, poiché poco dopo il finto carabiniere ha ricontattato la donna per avvisarla di una grave evoluzione nelle condizioni della giovane vittima, richiedendo ulteriori 1.000 euro.

Sotto l’effetto dello stress e del terrore, la signora ha eseguito altri due prelievi da 250 euro, portando così a un totale di 1.500 euro in contante, oltre a diversi gioielli di famiglia. Questo tipo di raggiro evidenzia non solo la vulnerabilità delle persone anziane, ma anche la crescente sofisticazione dei truffatori che cercano metodi sempre più ingegnosi per colpire le loro vittime.

L’intervento della polizia e l’arresto

Dopo che il figlio della vittima ha scoperto la truffa, ha immediatamente denunciato l’accaduto alle autorità. Nel frattempo, gli agenti della Polizia Stradale di Cassino, coordinati dal vicequestore David Michelazzo, hanno intercettato la Fiat Panda sospetta. Durante il controllo del veicolo, gli agenti hanno rinvenuto i gioielli e il contante rubati all’anziana di Forlì, collegando i due uomini al crimine commesso.

Gli arresti dimostrano l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare questo tipo di criminalità. Ogni giorno, molte persone, in particolare anziani, rischiano di diventare vittime di raggiri simili. Questo caso specifico serve da monito per tutti, sottolineando l’importanza di mantenere alta la guardia di fronte a richieste sospette e a contatti diretti, soprattutto telefonici, da parte di sconosciuti.

L’operazione ha mostrato l’efficacia del lavoro investigativo e la capacità di reagire tempestivamente di fronte a situazioni potenzialmente devastanti per le vittime. A seguito delle indagini, i due uomini sono stati arrestati e ora devono rispondere delle accuse di truffa aggravata.

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