Arrestata la banda dell'escavatore a Siracusa: cinque in manette per rapine e furti

Arrestata la banda dell’escavatore a Siracusa: cinque in manette per rapine e furti

A Siracusa, la polizia ha arrestato cinque membri della “banda dell’escavatore”, responsabili di rapine e furti con la tecnica della spaccata, interrompendo una serie di crimini audaci e ben pianificati.
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Arrestata la banda dell'escavatore a Siracusa: cinque in manette per rapine e furti - Gaeta.it

Oggi, 30 novembre, a Siracusa si è conclusa un’operazione decisiva contro una banda criminale nota come “banda dell’escavatore”. Cinque membri del gruppo sono stati arrestati con l’accusa di rapina a mano armata e furti effettuati tramite la tecnica della spaccata. Le indagini, intensificate negli ultimi mesi, hanno rivelato un modus operandi organizzato e audace, che ha messo a dura prova le forze dell’ordine locali.

La tecnica della spaccata: un modus operandi ben collaudato

Negli ultimi mesi, il gruppo ha messo a segno diversi furti utilizzando escavatori e autocarri rubati per demolire le entrate delle attività prese di mira. L’obiettivo era semplice: creare un varco che consentisse un accesso veloce ai locali, facilitando così il prelievo delle casseforti. Le forze dell’ordine hanno documentato una serie di operazioni, evidenziando come i componenti della banda si preparassero meticolosamente per ogni colpo. Prima di partire per l’azione, è emerso che eseguivano sopralluoghi nei luoghi scelti, studiando ogni dettaglio per ottimizzare l’efficacia del colpo e ridurre al minimo il tempo di intervento delle autorità.

La scelta di utilizzare mezzi pesanti per sfondare le porte rappresenta una strategia che evidenzia non solo la pianificazione, ma anche una certa audacia. Il traffico di escavatori e camion rubati non solo rappresenta un rischio legale, ma richiede anche una logistica operativa molto attenta. Le indagini hanno permesso di risalire alla loro base operativa, situata nelle campagne di contrada Cannellazza a Carlentini, dove pianificavano le loro attività come se si trattasse di un’operazione aziendale.

La scelta dei rifugi: un aspetto strategico

I membri della banda hanno scelto con cura i rifugi operativi. Le loro basi non erano casuali; collocate in zone strategiche, queste consentivano fughe rapide e collegamenti agevoli con zone circostanti. In particolare, le strade interne della contrada Cannellazza erano ideali per sfuggire a eventuali interventi delle forze dell’ordine. Anche se nelle ultime settimane la pressione delle autorità era aumentata, con pattugliamenti e controlli sempre più intensi, la banda sembrava sempre un passo avanti.

La strategia di movimento e di fuga è stata un fattore chiave nel loro modo di operare. Le indagini hanno rivelato che i membri della banda erano abili nel manovrare i mezzi pesanti, in grado di completare le operazioni in tempi record, lasciando poco tempo alle forze deputate al controllo. Questo aspetto ha contribuito a una serie prolungata di furti che hanno messo in difficoltà le autorità locali.

Armi e esplosivi: una minaccia concreta

Le ricerche hanno rivelato che i membri del commando non si limitavano a utilizzare escavatori per i furti, ma erano anche armati e in possesso di materiale esplosivo. Questo aspetto della loro operatività aumenta il livello di pericolo rappresentato dalla banda. Le armi e il materiale esplosivo non venivano solo impiegati per intimidire, ma anche per forzare i bancomat durante i colpi agli istituti bancari.

La tecnica nota come “marmotta” è stata identificata come il metodo principale utilizzato per far esplodere i bancomat. Questo ordigno, una volta innescato, provoca una detonazione che consente di aprire la cassa e accedere al denaro lì custodito. Le forze dell’ordine, in un’operazione mirata, hanno così approfondito le indagini sui rapinatori. Stanotte, grazie alle informazioni raccolte e all’implementazione di piani di arresto, sono state eseguite le ordinanze di custodia cautelare, arrestando i membri della banda e interrompendo così la loro attività criminale.

Ultimo aggiornamento il 30 Novembre 2024 da Armando Proietti

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