L’epilogo di una vicenda drammatica si concretizza nella decisione del gip di Trento, Enrico Borrelli, che ha disposto l’archiviazione della denuncia per omicidio colposo presentata dai familiari di Andrea Papi. Questo atto giuridico coinvolge nomi noti della politica locale, come Maurizio Fugatti, presidente della provincia di Trento, e Antonio Maini, sindaco di Caldes. La denuncia era in seguito alla tragica uccisione del 26enne da parte dell’orsa Jj4, avvenuta il 5 aprile 2023 in Val di Sole.
Le circostanze del tragico evento
La morte di Andrea Papi ha scosso profondamente la comunità trentina e suscitato un acceso dibattito sull’intervento degli enti locali in materia di controllo della fauna selvatica. Papi, un giovane conosciuto nella zona, è stato aggredito mentre praticava sport in un’area montana. La reazione della famiglia, che ha immediatamente presentato denuncia nei confronti di Fugatti e Maini, riflette la richiesta di maggiore responsabilità da parte delle autorità nella gestione della fauna selvatica, specialmente in relazione a situazioni di potenziale pericolo.
Le indagini, svolte dalla Procura guidata dalla pm Patrizia Foiera, hanno esaminato le misure di prevenzione suggerite per gestire il comportamento dell’orsa Jj4, già nota per altri episodi. I legali della famiglia di Papi hanno contestato la richiesta di archiviazione, motivando la loro opposizione in una camera di consiglio tenutasi lo scorso 4 febbraio, dove hanno espresso la convinzione che ci siano state mancanze da parte delle autorità competenti.
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La decisione del gip e le motivazioni
Nell’ordinanza di archiviazione, il giudice Borrelli ha evidenziato che non possono essere attribuite agli indagati condotte omissive che possano configurare un illecito penale. Secondo la giurisprudenza, “l’obbligo di garanzia” non è stato violato dalle autorità coinvolte poiché non vi sono state prove che dimostrino una loro colpevole inadeguatezza. Inoltre, il giudice ha sottolineato che le modalità di protezione ipotizzate dalla provincia non potevano essere messe in atto a causa di contenziosi preesistenti.
Pertanto, la scelta di archiviare il caso si basa sull’assenza di elementi sufficienti a dimostrare che Fugatti e Maini abbiano agito in modo colposo, portando a una situazione di rischio per Papi. Questo è stato un punto cruciale della decisione, che ha voluto chiarire come la responsabilità penale non possa essere attribuita per una mancanza di azione se tale azione non era concretamente realizzabile.
Le reazioni alla decisione
L’avvocato difensore Alessandro Meregalli ha accolto con favore la decisione del gip, affermando che essa “rappresenta la chiusura corretta di una vicenda giudiziaria”. Meregalli ha insistito sul fatto che, sebbene il provvedimento non diminuisca la tragicità della morte di Andrea Papi, segna una certificazione del corretto operato delle autorità coinvolte.
Tuttavia, i familiari di Papi si sono detti profondamente delusi dalla chiusura del caso, sostenendo che la loro richiesta di giustizia non può essere ignorata. Il dibattito sulla sicurezza degli sportivi in montagna e sulla gestione dell’orso Jj4 continua a essere al centro dell’attenzione pubblica, mentre le autorità locali si preparano ad affrontare ulteriori interrogativi riguardo la protezione e la gestione della fauna selvatica.
L’archiviazione non è solo un capitolo chiuso in un’aula di tribunale ma rappresenta un tema delicato legato alla convivenza tra uomo e natura, richiamando l’attenzione sulla necessità di strategie più efficaci per tutelare entrambe le parti.