Apertura della Porta Santa a Roma: il Giubileo che porta speranza e solidarietà

Apertura della Porta Santa a Roma: il Giubileo che porta speranza e solidarietà

A Roma, l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Giovanni in Laterano segna l’inizio di un Anno dedicato alla speranza, unendo la comunità cristiana e affrontando le sfide sociali attuali.
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Apertura della Porta Santa a Roma: il Giubileo che porta speranza e solidarietà - Gaeta.it

La domenica mattina ha segnato un momento significativo per la comunità cristiana di Roma con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Questa cerimonia, officiata dal Vicario di Roma, Baldassare Reina, rappresenta l’inizio di un Anno dedicato alla speranza che coinvolgerà le diocesi di tutto il mondo. Questo evento si inserisce negli altri significativi momenti giubilari, come le aperture già effettuate da Papa Francesco a San Pietro e nel carcere di Rebibbia.

Una celebrazione che unisce la comunità

L’apertura della Porta Santa ha attirato un gran numero di fedeli. Più di duemila persone sono entrate nella Basilica, mentre centinaia sono rimaste all’esterno, testimoniando la forza della fede che non conosce confini. Tra i partecipanti, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha condiviso le sue riflessioni su quanto questo Giubileo possa contribuire al rilancio della capitale, affermando che Roma potrebbe “diventare la locomotiva d’Italia”. La presenza di autorità ecclesiastiche e civili ha sottolineato l’importanza di questo evento non solo dal punto di vista spirituale, ma anche sociale.

Le aperture successive della Porta Santa a Santa Maria Maggiore e a San Paolo fuori le Mura, programmate per il 1° e il 5 gennaio, fanno parte di un calendario religioso che mostra l’intenso legame fra la Chiesa e i fedeli. La celebrazione ha attirato un’attenzione particolare, non solo per la sua rilevanza religiosa, ma anche per il suo impatto sulla comunità locale e le sue speranze per il futuro.

L’omelia che tocca il cuore

Nella sua omelia, il cardinale Baldassare Reina ha voluto fare un richiamo profondo ai temi della speranza, della misericordia e della giustizia. Durante il rito, ha invitato i fedeli a riscoprire la loro fede in Cristo, definendolo la “Porta della nostra salvezza”. Le sue parole hanno risuonato non solo all’interno della Basilica, ma anche all’esterno, toccando i cuori di chi ha partecipato, anche da lontano.

Il cardinale ha richiamato l’attenzione sulla festa della Santa Famiglia di Nazareth, un simbolo di unità e convivialità. Ha esortato i presenti a riconoscersi come una grande famiglia di Dio, con la missione di sostenere tutte le famiglie, specialmente quelle che stanno attraversando momenti di difficoltà. In un contesto globale segnato da tensioni e conflitti, il suo messaggio è stato un invito a tendere le braccia verso gli altri, in un gesto di amore e accoglienza.

Disagi sociali e impegno della Chiesa

In una riflessione sul contesto sociale attuale, il cardinale Reina ha messo in evidenza le importanti problematiche che Roma sta affrontando. Ha parlato dell’impegno della Chiesa per accogliere i senzatetto, come richiesto anche da Papa Francesco, e ha lodato il lavoro di molte parrocchie di periferia che quotidianamente si dedicano a persone in difficoltà. Le parole del cardinale hanno evidenziato la possibilità di trasformare il Giubileo in un’occasione per rivitalizzare la pratica religiosa e migliorare la vita sociale della capitale.

La comunità ecclesiale romana si è dimostrata pronta a collaborare con le istituzioni locali per affrontare le sfide attuali. Il Giubileo diventa così non solo un momento di celebrazione spirituale, ma anche un’opportunità per creare ponti tra le varie realtà che compongono la città. Con l’apertura della Porta Santa, la Chiesa di Roma si propone come un faro di speranza e aiuto per tutti, proseguendo in un cammino di solidarietà e amore fraterno.

Il Giubileo è, quindi, un richiamo a tutti i fedeli: non solo a vivere la propria fede, ma anche a impegnarsi attivamente per il bene della comunità, in un momento così critico per la società.

Ultimo aggiornamento il 29 Dicembre 2024 da Armando Proietti

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