La sanità in Campania si trova ad affrontare una crisi preoccupante, con un numero crescente di professionisti del settore sanitario che cercano opportunità all’estero. Secondo le informazioni riportate dall’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia , dal gennaio 2023 a ottobre 2024 si sono registrate 672 richieste di informazioni da medici, infermieri e fisioterapisti interessati a trasferirsi in altri paesi. Questa situazione non solo incide sul numero di operatori della salute disponibili, ma solleva interrogativi sulla sostenibilità del sistema sanitario locale.
Professionisti in cerca di nuove opportunità
Un aspetto significativo di questa massiccia richiesta di trasferimento riguarda principalmente il forte interesse per le nazioni del Golfo Persico. I dati raccolti indicano che il 95% dei professionisti contattati dall’Amsi ha espressamente manifestato il desiderio di spostarsi verso Emirati Arabi, Arabia Saudita e Qatar. Questa tendenza evidenzia un fenomeno di fuga di cervelli, che potrebbe compromettere ulteriormente la già fragile situazione del servizio sanitario in Campania.
Tra le categorie più colpite, i medici sono in testa alla lista, con un totale di 432 professionisti che stanno considerando di trasferirsi all’estero. Gli infermieri seguono con 192 richieste, mentre 38 fisioterapisti e 10 farmacisti si aggiungono al gruppo. La maggioranza dei professionisti interessati proviene da Napoli e dalla provincia, aree che già soffrono di carenza di personale.
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Un settore in grande difficoltà
La situazione è particolarmente critica per il servizio sanitario pubblico, dove l’83% dei professionisti coinvolti nella survey attualmente opera. Questa alta percentuale suggerisce una significativa scarsità di personale in una delle regioni più popolate d’Italia, dove la domanda di assistenza sanitaria continua a crescere. Solo il restante 17% dei professionisti lavora nel settore privato, il che rende chiaro quanto la salute pubblica sia sotto pressione in Campania.
Il fenomeno della migrazione dei professionisti sanitari non è un problema recente ma si sta accentuando e sta attirando l’attenzione di esperti e autorità locali. Ritorniamo alla sfida che questa fuga rappresenta per il sistema sanitario, il quale potrebbe non riuscire a mantenere standard di assistenza adeguati senza un adeguato supporto umano.
Cause della fuga di professionisti
Tra i fattori che spingono questi professionisti a lasciare il loro Paese d’origine vi sono condizioni di lavoro ritenute insoddisfacenti, bassi salari e una crescente pressione sulle strutture sanitarie pubbliche. La vendita di turni e il carico di lavoro eccessivo sono aspetti che incidono negativamente sul morale e sulla motivazione del personale. In parallelo, i paesi del Golfo offrono stipendi significativamente più elevati, migliori condizioni di lavoro e incentivi per attrarre questi professionisti.
Allo stesso tempo, esiste una domanda crescente di personale sanitario nel Golfo Persico, prontamente soddisfatta dalle richieste di professionisti provenienti da paesi come l’Italia. La sintesi di questi fattori porta a una preoccupante emorragia di risorse umane sul territorio campano, che rischia di compromettere ulteriormente la già fragile situazione del sistema sanitario locale.
Le autorità e le associazioni di settore sono chiamate a riflettere su queste dinamiche, cercando strategie efficaci che possano incoraggiare i professionisti a rimanere in Patria e ad affrontare le criticità del settore per garantire un’assistenza sanitaria che possa rispondere adeguatamente alle esigenze della popolazione.