La primavera si avvicina, portando con sé l’inevitabile arrivo delle allergie stagionali. Questi disturbi colpiscono un numero sempre crescente di persone, con starnuti, tosse e naso chiuso. Secondo recenti studi, quasi il 50% della popolazione italiana è affetta da allergie respiratorie, con un trend in costante aumento. Mauro Minelli, esperto in Allergologia e Immunologia clinica, offre alcune chiavi per distinguere i sintomi allergici da quelli di un comune raffreddore e suggerisce come affrontare la situazione.
Riconoscere i sintomi delle allergie respiratorie
Le allergie respiratorie si manifestano prevalentemente nella stagione primaverile e sono caratterizzate da sintomi specifici. Riniti, rinocongiuntiviti e asma sono le condizioni più comuni in questo periodo. Secondo Minelli, l’aumento esponenziale delle allergie è da mettere in relazione con una serie di fattori ambientali, come la presenza di allergeni in aumento, come acari della polvere, pollini e spore fungine.
La primavera porta alla fioritura di diverse piante, la cui polvere può causare reazioni allergiche. I pollini provenienti da piante erbacee, come le Graminacee e le Composite, e alberi come la betulla e il cipresso, sono tra i principali colpevoli. A questo si aggiunge il fatto che piante un tempo considerate non allergeniche, come l’ambrosia, hanno cominciato a emergere come fattori di rischio per le allergie.
Minelli mette in evidenza come il riscaldamento globale stia alterando i periodi di fioritura, con un allungamento della stagione di pollinazione di diverse piante, che nei prossimi anni potrebbe aumentare ulteriormente i casi di disturbi allergici. Questa situazione rende implorabile riconoscere i segnali dell’allergia e differenziarli da un semplice raffreddore.
Le differenze tra raffreddore e allergia
Spesso le persone non sanno come distinguere tra i sintomi di un raffreddore comune e quelli di un’allergia. Minelli elenca una serie di indicatori per identificare ciascuna condizione. Nel caso del raffreddore, i sintomi di solito includono un naso chiuso, dolori alla gola e muco denso, di tonalità verde o giallastra. Gli attacchi di starnuto si verificano, ma non in sequenza rapida.
Al contrario, durante un’allergia, il prurito nasale è frequente e coinvolge anche gli occhi. Il naso genera un liquido chiaro, mentre gli starnuti sono ravvicinati e accompagnati dal caratteristico “saluto allergico”, una prassi dei bambini che sfregano il naso per alleviare il prurito. Inoltre, mentre la febbre può accompagnare un raffreddore, in presenza di allergia non si verifica, salvo rare eccezioni legate alla cosiddetta “febbre da fieno”. La tosse nelle allergie è secca e può provocare un affanno, mentre nel raffreddore si presenta con espettorazione.
Minelli sottolinea che la durata dei sintomi è diversa: il raffreddore tende a risolversi nel giro di una settimana, mentre i sintomi allergici persistono fino all’esposizione agli allergeni.
Trattamenti degli allergeni e precauzioni necessarie
Nel caso dei sintomi allergici, la terapia non deve essere gestita autonomamente né informandosi sui social. Minelli raccomanda di rivolgersi a un allergologo che possa fornire indicazioni su processi diagnostici e terapie adeguate. Gli antistaminici e i cortisonici sono comuni, ma la scelta del trattamento deve essere guidata da un professionista.
L’esperto ricorda anche che l’inquinamento atmosferico e i cambiamenti climatici possono aggravare le reazioni allergiche. In particolare, il polline di alcune piante si fa più aggressivo in aree ad alta concentrazione di inquinanti, aumentando il rischio di disturbi respiratori. Inoltre, l’esposizione prolungata agli allergeni può trasformare situazioni occasionali in problematiche croniche, come l’asma bronchiale.
Minelli offre suggerimenti utili per affrontare i periodi di pollinazione, come ridurre il tempo trascorso all’aperto in giorni con alta concentrazione di pollini e adottare misure preventive. Una corretta informazione e preparazione possono fare la differenza nella gestione delle allergie primaverili, aiutando le persone a vivere con maggiore serenità.
Il cambiamento climatico, l’inquinamento e l’emergere di nuove specie allergeniche rendono necessario prestare attenzione ai segni del proprio corpo, mantenendo viva una consapevolezza che possono veramente migliorare la qualità della vita di chi soffre di allergie.