L’università di Roma Tor Vergata ha dato il via a un nuovo percorso formativo per gli studenti del primo anno di medicina veterinaria. Da qualche giorno, 80 giovani si sono trasferiti nella sede romana dell’Istituto zooprofilattico sperimentale Lazio e Toscana , in via Appia Nuova, per iniziare un tirocinio teorico-pratico intenso e mirato. Questa esperienza porta gli studenti a confrontarsi direttamente con le attività diagnostiche quotidiane, offrendo un’occasione unica per integrare la teoria acquisita in aula con la pratica sul campo. Il progetto si inserisce nel quadro di una collaborazione tra l’università e l’istituto, volta a migliorare la preparazione degli aspiranti medici veterinari con un approccio che unisce didattica e realtà professionale.
Il tirocinio pratico nell’istituto zooprofilattico tra necroscopie e diagnosi veterinarie
Gli 80 studenti sono guidati da Antonio Palladino, docente di Anatomia presso il Dipartimento di medicina veterinaria dell’università, che li accompagna nelle attività che si svolgono nella sala necroscopica dell’Izslt. Qui, gli studenti hanno modo di osservare da vicino le tecniche diagnostiche veterinarie e partecipare a sessioni pratiche di necroscopia. La possibilità di lavorare su casi reali, con campioni di organi provenienti da numerose specie animali, permette loro di acquisire competenze preziose. Si è focalizzata in particolare l’attenzione sullo studio dei cuori bovini, per approfondire non solo la conoscenza dell’anatomia ma anche le modalità per valutare alterazioni patologiche. Sotto la supervisione dei medici veterinari e specialisti dell’istituto, i giovani affrontano casi concreti e si confrontano con le criticità che si incontrano durante l’attività diagnostica quotidiana.
Un ambiente altamente specializzato per la formazione pratica
L’esperienza pratica si svolge in un ambiente altamente specializzato, dove il sapere anatomico e clinico si mescola all’analisi dettagliata di patologie e campioni. Il tirocinio rappresenta così un momento fondamentale per far acquisire agli studenti abilità tecniche, precisione nell’osservazione e capacità di interpretare i dati in modo critico. Questo approccio permette di superare la formazione solo teorica e avvicina i futuri medici veterinari alle reali esigenze della professione, sviluppando fin da subito un’attenzione pragmatica verso la sanità animale, che si traduce in garanzia di salute pubblica.
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L’accordo tra università di roma tor vergata e izslt: un’intesa per la formazione veterinaria
Il tirocinio appena avviato rientra in una convenzione firmata tra Izslt e università di Roma Tor Vergata. L’intesa punta a stabilire un rapporto continuativo di collaborazione scientifica e formativa, con l’obiettivo di integrare l’insegnamento universitario con esperienze di laboratorio e campo. Questo tipo di collaborazione valorizza la formazione pratica come parte integrante del processo educativo, andando oltre le lezioni tradizionali e le prove d’esame. Un lavoro condiviso che mira a formare figure professionali capaci di affrontare le sfide del settore veterinario pubblico e privato.
La collaborazione per un’educazione integrata
La convenzione prevede che gli studenti frequentino periodi di tirocinio presso l’istituto, partecipando alle attività diagnostiche e di ricerca. Con questo metodo, l’università intende assicurare che le competenze teoriche siano affiancate da conoscenze tecniche specifiche e da capacità operative. Izslt, che opera sul territorio con funzioni di controllo e prevenzione in ambito veterinario, rappresenta un polo di riferimento per la salute animale, ma anche un terreno di apprendimento prezioso per gli studenti. L’esperienza diretta consente di capire il ruolo centrale della sanità pubblica veterinaria e di preparare operatori capaci di intervenire efficacemente su vari fronti.
Le parole del rettore levialdi ghiron sulla formazione e la sanità pubblica
Il rettore dell’università, Nathan Levialdi Ghiron, ha sottolineato come questa modalità formativa risponda alla necessità di un contatto diretto con la realtà della professione fin dai primi anni di studio. Ha evidenziato che “formare un medico veterinario oggi significa più che trasmettere conoscenze teoriche: si tratta di costruire un percorso che aiuti gli studenti a comprendere l’importanza della sanità pubblica nel proteggere la salute collettiva.” L’esperienza svolta presso Izslt permette di osservare da vicino il lavoro sul campo, dai controlli sulle zoonosi alle valutazioni patologiche, dando prospettive concrete sul contributo della professione alla società.
Dialogo tra università e istituti specializzati
Il rettore ha messo in rilievo il valore che nasce dall’interazione tra università e istituti specializzati, un dialogo necessario per un’educazione che non si limiti alle aule ma si apra ai bisogni del territorio. Questa sinergia rafforza il legame tra sapere accademico e responsabilità sociale, creando nuovi spazi didattici che favoriscono sia lo studio sia il servizio pubblico. Izslt, per le sue funzioni scientifiche e il ruolo territoriale, si conferma un interlocutore chiave su cui costruire la formazione di professionisti pronti a rispondere alle sfide sanitarie del futuro.
Il commento del commissario straordinario palomba e le prospettive per i futuri veterinari pubblici
Stefano Palomba, commissario straordinario dell’Izslt, ha espresso soddisfazione per questa collaborazione appena avviata, definendola “un’occasione concreta per integrare il percorso formativo universitario con esperienze sul campo.” Ha rimarcato come rafforzare il legame tra teoria e pratica sia fondamentale per accrescere le competenze professionali degli studenti. L’istituto, dedicato da sempre alla ricerca e alla formazione, garantisce un ambiente in cui chi studia veterinaria può misurarsi con realtà specialistiche e acquisire capacità preziose.
Formare medici veterinari pubblici preparati
Palomba ha rimarcato il valore di formare medici veterinari pubblici capaci di svolgere un ruolo di primo piano contro zoonosi e patologie rilevanti per la salute umana e animale. Questa collaborazione istituzionale permette agli studenti di diventare operatori preparati, consapevoli delle responsabilità e pronti a intervenire sul territorio nazionale. Il percorso inizia già col primo anno, così da costruire lentamente figure professionali salde, in grado di operare in contesti complessi e contribuire al benessere collettivo. L’impegno congiunto università-Izslt mira quindi a offrire un modello di formazione che dà spazio all’esperienza e all’approccio concreto alle situazioni sanitarie reali.