Al via il progetto di pet therapy per pazienti oncologici all'ospedale Bellaria di Bologna

Al via il progetto di pet therapy per pazienti oncologici all’ospedale Bellaria di Bologna

L’ospedale Bellaria di Bologna introduce la pet therapy per pazienti oncologici, con cani e gatti addestrati che migliorano il benessere psicologico e riducono lo stress durante le terapie.
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Al via il progetto di pet therapy per pazienti oncologici all'ospedale Bellaria di Bologna - Gaeta.it

Un’implementazione innovativa della pet therapy sta per prendere forma all’ospedale Bellaria di Bologna. Da gennaio, i pazienti oncologici potranno usufruire della compagnia di cani e gatti appositamente addestrati, nel tentativo di migliorare il loro benessere psicologico e ridurre lo stress durante le terapie. Questa iniziativa mira a trasformare l’esperienza in ospedale, rendendola più accogliente e meno ansiogena, attraverso l’interazione con animali.

Il progetto “4 zampe per la vita” e i suoi protagonisti

4 zampe per la vita: Pet therapy al fianco dei pazienti oncologici” è il titolo del progetto che vedrà il coinvolgimento di tre cani: Aria, Gilda e Rucola. A questi, saltuariamente, si unirà anche la gatta Azzurra. I coniugi animalisti e i conduttori specializzati garantiscono che gli animali abbiano un ruolo fondamentale nell’alleviare le tensioni e nel portare un po’ di spensieratezza nei momenti difficili. Ogni giovedì, i quattro zampe trascorreranno due ore nella sala d’attesa del Day service oncologico, dove pazienti e familiari potranno accarezzarli e giocare con loro, promuovendo un ambiente più rilassato.

La scelta di implementare la pet therapy si basa su numerose evidenze scientifiche, che dimostrano come la presenza di animali possa contribuire a ridurre i livelli di ansia dei pazienti. Questo approccio, già utilizzato in diverse strutture sanitarie, verrà ora testato anche all’interno del reparto di Oncologia, facendo di Bologna il primo centro in Emilia-Romagna a proporsi come pioniere in questa pratica.

L’impatto della pet therapy sui pazienti e sul personale

Antonio Maestri, direttore del Dipartimento Oncologico, sottolinea che l’introduzione della pet therapy non è solo un semplice esperimento, ma una strategia mirata a migliorare i risultati terapeutici complessivi. “Siamo convinti che animali come cani e gatti possano fare la differenza nel percorso di cura dei pazienti oncologici. L’attenzione dedicata al benessere emotivo è fondamentale,” afferma Maestri. Questo progetto non ha solo il potere di migliorare l’umore dei pazienti, ma contribuisce anche a creare un’atmosfera di lavoro più serena per il personale medico e paramedico.

I numeri parlano chiaro: nei primi nove mesi del 2024, l’Oncologia Interaziendale di Bologna ha assistito ben 2673 pazienti oncologici. Solo nel 2023, sono state effettuate 17.241 visite e 18.174 trattamenti chemioterapici. La richiesta di supporto emotivo è quindi altissima, e progetti come questo sono pensati per rispondere a tali necessità, migliorando la qualità della vita di chi vive una diagnosi di cancro.

La campagna di raccolta fondi e le prospettive future

Per garantire il successo e la sostenibilità del progetto, le associazioni Onconauti e ChiaraMilla hanno avviato una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma Idea Ginger. “Le donazioni ci permetteranno di sostenere il mantenimento del programma e di espandere le attività con gli animali,” spiega Stefano Giordani, direttore scientifico di Onconauti. L’idea alla base della campagna è quella di sensibilizzare la comunità riguardo all’importanza del supporto emotivo in ambito oncologico, trasformando una semplice interazione con un animale in un’esperienza terapeutica.

Il futuro del progetto appare promettente. Marina Casciani, di ChiaraMilla, ha già in mente il prossimo passo: l’introduzione dei cani addestrati anche nelle sale delle terapie. L’obiettivo è quello di abbattere le barriere e le sensazioni di rigidità che spesso si associano all’ambiente ospedaliero. Grazie alla presenza degli animali, l’ospedale potrebbe diventare un luogo più umano e accogliente, dove la cura passa anche attraverso il calore e l’affetto degli amici a quattro zampe.

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